Kei-car, cosa sono e perché piacciono all’Europa
Dimensioni compatte, peso contenuto, potente adatte alla città e caratteristiche da vera automobile. Qualità che riassumo le Keicar giapponesi, vero e proprio segmento automobilistico nel paese del Sol Levante pronto ad arrivare anche in Europa. Perché se da una parte è stata la presidente della commissione UE Ursula von Der Leyen ad annunciare una E-Car europea, dall’altra c’è una reale necessità di auto compatte dal basso costo di acquisto. Che siano però delle auto vere e non delle microcar.
Keicar: cosa sono
Le Kei-car (dal giapponese keitō jidōsha, “automobile leggera”) sono un segmento molto specifico del mercato nipponico: limiti dimensionali, cilindrata contenuta, regolamentazione dedicata, tasse agevolate. Nello specifico non devono essere più lunghe di 3,40 metri, avere una larghezza entro il metro e 48 centimetri e una potenza non superiore ai 64 cavalli erogati da un motore entro i 660 centimetri cubi di cilindrata. Caratterizzata da un abitacolo a quattro posti, in Giappone rappresentano circa il 40% delle immatricolazioni.
Kcar in arrivo
Se al momento i costruttori giapponesi non hanno importato modelli in Europa, a causa delle diverse normative in materia di omologazione, la recente edizione del Japan Mobility Show 2025 ha mostrato diversi modelli come Honda Super One Prototype e Suzuki Vision e Sky decisamente interessanti anche per le strade europee. Non è mancata una proposta di Byd, che a Tokyo ha presentato la Racco con circa 180 chilometri di autonomia in elettrico. Per tutte dimensioni estremamente compatte, linee spigolose e trazione elettrica.
E Car, la Kei Car europea
Ecologica, economica ed europea. Definizione arrivata dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen per descrivere le E Car europee. Una sigla che darebbe vita ad una nuova categoria di vetture, con vincoli normativi e costruttivi diversi da quelli oggi necessari per immatricolare una citycar. Caratteristiche che potrebbero essere simili alle K car giapponesi ma con una lunghezza portata a 3,8 metri, una larghezza di 1,7 metri e un peso contenuto in 1000 chilogrammi con una potenza inferiore ai 70 cavalli. Il tutto abbinato esclusivamente alla motorizzazione elettrica, anche se varianti elettrificate alimentate ad esempio con biocarburanti potrebbero essere una valida alternativa per non dipendere dai fornitori cinesi e offrire maggiore di mobilità nelle zone prive di una rete di ricarica capillare. Il tutto a fronte di un prezzo inferiore ai 20.000 euro.
Fonte: Il Sole 24 Ore