Kering, ricavi in calo del 10% a 3,4 miliardi nel terzo trimestre
La fatica di Gucci
Nel terzo trimestre del 2025, Gucci ha registrato ricavi per 1,3 miliardi di euro, in calo del 18% su base riportata e del 14% su base comparabile rispetto allo stesso periodo del 2024, a fronte di un -15% a livello organico atteso dal mercato.
Le vendite attraverso la rete retail diretta sono diminuite del 13% su base comparabile, ma mostrano un netto miglioramento sequenziale rispetto al secondo trimestre. La ripresa è stata trainata da una maggiore dinamicità in Nord America e Europa occidentale, oltre che dal buon andamento delle nuove collezioni, in particolare nella categoria Pelletteria. Le vendite all’ingrosso hanno registrato un calo più marcato, con un -25% su base comparabile.
Yves Saint Laurent ha visto una flessione dei ricavi del 7% su base reported e del 4% su base comparabile a 620 milioni di euro e segnali positivi nei segmenti chiave. Le vendite retail hanno registrato una flessione contenuta del 2%, confermando un rilevante miglioramento sequenziale. La crescita è tornata in Nord America, mentre in Europa occidentale il calo è stato marginale. Le vendite all’ingrosso sono diminuite del 16% su base comparabile, in linea con la strategia della maison volta a razionalizzare il canale.
Bottega Veneta ha registrato ricavi per 393 milioni di euro, in calo dell’1% su base riportata, ma in aumento del 3% su base comparabile. «La crescita delle vendite tramite la rete retail diretta è stata solida, con un progresso del 5% su base comparabile, trainata in particolare dalla crescita a doppia cifra in Nord America. I segmenti Ready-to-Wear e Calzature hanno evidenziato le performance più dinamiche, mentre il lancio della borsa Campana ha ottenuto risultati promettenti» si legge nella nota. Le vendite all’ingrosso sono invece scese del 9% su base comparabile.
Gli altri brand
Le altre maison del gruppo hanno generato ricavi per 652 milioni di euro, in calo del 5% su base riportata, ma in lieve aumento dell’1% su base comparabile. Le vendite retail sono rimaste stabili su base comparabile, mentre il canale wholesale ha registrato un aumento del 5%.
Fonte: Il Sole 24 Ore