Kering si porta avanti: 20 milioni per Luca De Meo quando entrerà in carica

Kering si porta avanti: 20 milioni per Luca De Meo quando entrerà in carica

La remunerazione non può essere l’unico stimolo a fare bene il proprio lavoro, ma certamente aiuta e Kering non vuole trascurare alcun dettaglio nell’accogliere il nuovo direttore generale, Luca De Meo, che entrerà in carica ufficialmente il 15 settembre anche se – ha spiegato il presidente Francois-Henry Pinault a margine della presentazione dei dati semestrali del gruppo del lusso – De Meo ha già iniziato a incontrare manager e altre persone che lavorano in Kering.

Le prime decisioni dell’assemblea

Il 9 settembre l’assemblea generale degli azionisti di Kering sarà chiamata a formalizzare la nomina di De Meo e ad autorizzare una «indennità di inizio funzione» da 20 milioni, come compensazione per i bonus a lungo termine persi lasciando Renault, gruppo automobilisitco che il manager italiano aveva rilanciato. «Accettando le funzioni di direttore generale di Kering, Luca de Meo ha perso il beneficio di elementi di remunerazione variabile di lungo termine che gli erano stati attribuiti al titolo delle sue precedenti funzioni di direttore generale di Renault», si legge nell’avviso ufficiale in vista dell’assemblea. Il Cda ha quantificato in 20 milioni la perdita e ha deliberato di riconoscergli un importo equivalente come indennità d’ingresso, di cui si conoscono già anche i dettagli di pagamento: 75% in contanti e 25% in azioni Kering.

Le condizioni che aspettano De Meo

La scelta arriva in un momento delicato per il gruppo, secondo nel settore dell’alta gamma dopo Lvmh (che ha chiuso il 2024 con ricavi oltre quattro volte superiori a quelli di Kering): martedì sono stati presentati i risultati del primo semestre, con una flessione del 46% dell’utile netto, sceso a 474 milioni, e un calo del 16% del fatturato, fermo a 7,6 miliardi. Con De Meo, 58 anni, scelto a metà giugno continuerà a lavorare François-Henri Pinault, 63 anni, che manterrà la presidenza del gruppo. Bonus di entrata a parte, la proposta di retribuzione fissa per il nuvo direttore generale è di 2,2 milioni di euro lordi annui, cui si aggiungerà una parte variabile che nel 2026 potrà arrivare al 220% della base fissa (4,84 milioni di euro), e fino al 300% (6,6 milioni di euro) in caso di risultati superiori agli obiettivi.

Il grande malato resta Gucci

Nel solo secondo trimestre i ricavi di Kering sono scesi del 15% a 3,7 miliardi, in calo del -15% su base comparabile e del 18% a tassi correnti. Guardando alle singole maison, Gucci ha registrato un calo dei ricavi del 25% a 3 miliardi e un utile operativo corrente pari a 486 milioni e nel semeste le vendite hanno accumulato un miliardo di decrescita. Saint Laurent segna un calo del fatturato dell’11% a 1,3 miliardi e un risultato operativo di 262 milioni mentre Bottega Veneta chiude il primo semestre con vendite in crescita a 846 milioni (+2% a tassi comparabili) e un risultato operativo corrente pari a 127 milioni.

Fonte: Il Sole 24 Ore