Klimt record per la collezione Lauder da Sotheby’s
I due cataloghi proposti da Sotheby’s la sera del 18 novembre a New York nella nuova sede del Breuer Building, guidati dalla collezione di Leonard Lauder, non hanno deluso le aspettative, portando complessivamente un ricavo di 706 milioni di dollari per 75 lotti venduti su 77 proposti, superando le stime pre-asta. Un contributo importante è stato dato dalle garanzie, e dalla partecipazione al telefono o tramite advisors in sala di diversi clienti dall’Asia.
La collezione Lauder e Klimt record
Il ricavo è principalmente dovuto al primo catalogo proposto: i 24 lotti della collezione del recentemente scomparso Leonard Lauder della famiglia leader dei cosmetici, che in oltre 60 anni di collezionismo ha avuto fra le mani diversi capolavori, molti dei quali donati in particolare al MET di NYC, il che spiega l’assenza di opere cubiste di cui è stato forse il più grande collezionista al mondo. Il catalogo era interamente garantito dalla casa d’asta, che nel corso delle settimane ha trasferito il rischio di 19 lotti a parti terze garanti, in particolare, tutti quelli con stime milionarie.
I risultati hanno comunque battuto le garanzie; il ricavo complessivo di 527,5 milioni di dollari supera la stima alta di 412,5 milioni, in gran parte dovuti ai tre dipinti di Gustav Klimt proposti, che hanno totalizzato oltre 390 milioni di $.
Spicca la battaglia di oltre venti minuti fra sei pretendenti per aggiudicarsi il grande ed elaboratissimo ritratto di Elisabeth Lederer, che ha sorpassato la stima a richiesta in eccesso di 150 milioni per finire battuto a 205 milioni, pari a 236,4 milioni di dollari con le commissioni, un record per l’artista e secondo prezzo in assoluto in asta. La rarità di questo delicato ritratto a tutta lunghezza, intimamente legato alla storia dell’artista in quanto dedicato ai suoi principali mecenati del tempo ed elaborato fra il 1914 e il 1916, unito alla sua storia anche drammatica nel periodo nazista, quando venne requisito per essere poi restituito ai legittimi proprietari, hanno messo in opera la forza di persuasione dell’occasione unica, superando anche il prezzo a trattativa privata del celebre ritratto di Adele Bloch-Bauer I comperato nel 2006 dal fratello Ronald Lauder a 135 milioni di dollari.
Il catalogo comprendeva anche due caratteristici paesaggi che non hanno però suscitato lo stesso interesse, finendo aggiudicati attorno alle stime basse garantite: ‘Blumenweise’ del 1908 a 86 milioni di dollari con le commissioni, da una stima a richiesta in eccesso di 80 milioni, e una foresta dell’Attersee del 1916 a 68,3 milioni, sotto la stima a richiesta di 70 milioni di dollari, aggiudicata all’art advisor Patti Wong, specializzata in clienti cinesi ed asiatici. Altri due disegni di Klimt del 1903-04, studi per i ritratti ad Adele Block-Bauer, hanno invece scatenato diversi rilanci aggiungendo 1 milione di dollari, un multiplo della stima.
Il mercato si rivela quindi in qualche modo selettivo, privilegiando giustamente i ritratti femminili che rappresentano il pinnacolo della produzione dell’artista viennese. A completare i risultati per la pittura di inizi ‘900 anche una insolitamente solare opera di Edvard Munch del 1901-03 con un gruppo di figure femminili colte durante una notte di mezza estate, contesa fino a raggiungere la stima alta di 30 milioni, pari a 35,1 milioni di dollari con le commissioni. Record anche per un disegno a china di Van Gogh, studio per il celebre dipinto del Seminatore che realizza 11,2 milioni di dollari. Un contributo importante è venuto anche dai sei bronzi di Henri Matisse, guidati da tre rare figurine femminili concepite all’inizio del ‘900 e fuse nel dopoguerra, e tre teste di Henriette, che hanno totalizzato 49 milioni di dollari, oltre le stime.
Il catalogo proponeva anche cinque opere del dopoguerra, guidate da due realizzi milionari per le geometrie minimaliste di Agnes Martin, con la grande tela ‘The Garden’ del 1964, unica griglia multicolore nota dell’artista, che ha raggiunto 17,6 milioni di dollari, e un lavoro più tardo a 7,2 milioni ben oltre le stime.
Fonte: Il Sole 24 Ore