La bresciana Ab pronta a fornire impianti di cogenerazione per data center in Usa
Ab ha vinto una commessa di oltre 200 milioni negli Usa: fornirà impianti di cogenerazione, per una potenza complessiva di 250 megawatt, destinati ad alimentare futuri data center dedicati allo sviluppo dell’intelligenza artificiale in Texas e Wyoming. Saranno realizzati tra 2026 e 2027.
L’accordo, siglato attraverso Ab Energy Usa con Conduit Power Llc, un produttore indipendente di energia e fornitore di soluzioni di generazione distribuita, prevede la realizzazione in Italia e poi la consegna di 75 moduli di cogenerazione dotati sistemi di riduzione catalitica selettiva, per tagliare le emissioni di CO2. Useranno gas, o biometano, per produrre l’elettricità necessaria ai data center, e sono inoltre già pronti per l’utilizzo eventuale di miscele di idrogeno.
Presenza Usa
L’iniziativa consolida la presenza dell’azienda di Orzinuovi (Brescia) negli Usa, dove il gruppo opera dal 2012 e dove si è recentemente insediato nella nuova sede di The Woodlands (Texas). Rafforza inoltre la collaborazione strategica anche con Conduit Power, che punta a sviluppare ulteriori progetti per una capacità complessiva di 300 MW entro il 2027.
«Portare la nostra tecnologia, interamente progettata e realizzata in Italia, dove vogliamo continuare a investire, al servizio dei data center che alimentano l’intelligenza artificiale anche negli Usa è motivo di orgoglio e dimostra quanto l’innovazione e la sostenibilità possano diventare un vantaggio competitivo globale», commenta il presidente di Ab Angelo Baronchelli.
Mercato in crescita
«Questa commessa è molto importante. Per noi è una delle prime applicazioni di questo tipo, sicuramente la prima di questa dimensione, con una prospettiva di forte sviluppo. Il mercato sta partendo in modo deciso negli Usa e la crescita interesserà poi anche Europa e Italia. Abbiamo una pipeline di qualche migliaio di MW che sarà messa a terra nei prossimi 5 anni. Questa tecnologia è la migliore dal punto di vista dell’efficienza, della flessibilità e della gestione delle reti perché porta la produzione vicino agli utilizzi finali. Per i data center, gli Usa avranno bisogno di grandi investimenti di energia distribuita. E nonostante i dazi, che pur hanno un peso, un’azienda italiana come la nostra riesce a essere vincente e aggiudicarsi una gara che è stata internazionale», spiega il presidente di Ab.
Fonte: Il Sole 24 Ore