La galleria londinese Herald St apre a Bologna
Italia sempre più attraente per il mondo dell’arte contemporanea internazionale. Dopo i numerosi annunci di nuove gallerie, soprattutto a Milano, ora al centro dell’attenzione è Bologna, dove arriva la galleria londinese Herald St. A inizio 2026, quando il capoluogo romagnolo si accende per Arte Fiera, la galleria, che quest’anno festeggia 20 anni e a Londra possiede due spazi, uno a Bethnal Green, nell’East, e uno in centro, a Bloomsbury, aprirà il primo spazio espositivo al di fuori dal Regno Unito al piano terra di un edificio storico nel cuore medievale della città (Via Valdonica 14), su una superficie di 100 metri quadri. La prima mostra sarà una personale di nuove opere su carta e dipinti su tela dell’artista di Chicago Matt Connors, classe 1973, di base a New York, la quinta mostra personale dell’artista con la galleria (prezzi a partire da 15 mila dollari).
“Bologna ci ha sempre affascinati” ha dichiarato ad Arteconomy il cofondatore della galleria, Nicky Verber, “la consideriamo un luogo culturale vivace, profondamente legato ad artisti come Giorgio Morandi e Luigi Ghirri. Già nel 2020, abbiamo organizzato una mostra collettiva durante Arte Fiera, pensando che sarebbe stato stimolante per acquisire visibilità. L’esposizione ha messo in dialogo artisti di lunga data della galleria come Michael Dean, Pablo Bronstein e Nicole Wermers con artisti italiani, tra cui Carla Accardi, Patrizio di Massimo e Sagg Napoli. La regione di cui Bologna fa parte vanta storicamente una solida base di collezionisti e molte città italiane vicine, come Roma, Napoli, Milano e Torino, ospitano collezioni e istituzioni straordinarie”.
La Brexit non ha motivato direttamente la decisione della galleria di aprire in Italia: “tuttavia, avere una presenza in Europa aiuta sicuramente con alcune delle formalità relative alla tassazione e alla spedizione emerse a seguito della Brexit” ha commentato il gallerista. Anche per quanto riguarda i vantaggi dati dal recente abbassamento dell’aliquota Iva al 5%, il gallerista ha affermato che: “i piani di aprire in Italia sono antecedenti all’annuncio della riduzione dell’Iva, ma si tratta certamente di una novità gradita”.
La presenza
Dopo la prima mostra a Bologna nel 2020, Herald St ha iniziato nel 2021 a lavorare con l’artista nato in Rwanda e di base a Bologna Francis Offman, che è rappresentato anche da un’altra galleria bolognese, P420. Nel 2024 c’è stata una mostra di un altro artista della galleria, Pablo Bronstein, presso Garage Bentivoglio e l’anno scorso la prima partecipazione ad Arte Fiera. Il prossimo febbraio la galleria intende tornare in fiera con una collettiva di artisti del suo programma, che include in tutto 28 nomi, insieme a opere recenti e storiche di Lucia Di Luciano, artista siciliana di base a Roma a cui la galleria ha dedicato una doppia mostra nelle sue due sedi di Londra (in foto) ed è la prima dell’artista ultranovantenne nel Regno Unito con opere da quasi 70 anni di carriera (fino all’8 novembre). Inoltre, è in programma a Londra una mostra di Francis Offman. “Bologna è una città che abbiamo imparato a conoscere da vicino nel corso degli anni attraverso numerose visite e dialoghi” ha dichiarato Nicky Verber. “Herald St Bologna darà un contributo dinamico al fervido ecosistema culturale locale, che include importanti musei pubblici come il MAMbo, istituzioni private come la Fondazione MAST e Palazzo Bentivoglio, oltre a un’entusiasmante e crescente rete di gallerie e collezionisti di diverse generazioni. Situata strategicamente a breve distanza in treno da Venezia, Milano, Firenze, Roma e Torino, Bologna ci offre l’opportunità di approfondire le nostre relazioni con curatori, istituzioni e collezionisti locali, connettendoci al contempo con nuovi pubblici in tutta la regione.“
Bologna e il suo patrimonio
Bologna, un tempo centrale per l’arte contemporanea, quando Arte Fiera attraeva gallerie internazionali, rimane comunque una città “rinomata per il suo patrimonio culturale, artistico e culinario” si legge nel comunicato della galleria, “e per la sua vivace comunità accademica, sede di una delle università più antiche del mondo. Dai maestri della pittura come Lavinia Fontana, la famiglia Carracci, Guercino, Elisabetta Sirani e Giorgio Morandi, ai pensatori radicali tra cui Pier Paolo Pasolini e Franco’Bifo’ Berardi, Bologna è da lungo tempo un centro per intellettuali di spicco. È anche strettamente legata alla storia del design moderno attraverso figure come il compianto Dino Gavina, co-fondatore di Flos e visionario industriale. La città e i suoi dintorni ricorrono in molte delle iconiche serie fotografiche di Luigi Ghirri, mentre l’area più ampia mantiene forti associazioni cinematografiche con registi come Federico Fellini e Michelangelo Antonioni”
Fonte: Il Sole 24 Ore