La generazione Rent alla sfida del futuro

La generazione Rent alla sfida del futuro

Dalla platea si alzano oltre una cinquantina di mani, almeno la metà delle persone presenti. Gli iscritti all’app Too Good to Go, portale sbarcato in Italia solo pochi anni fa per ovviare alla piaga dello spreco alimentare, danno subito una plastica rappresentazione dei cambiamenti in atto e della forza della generazione “Rent”, quella per cui a contare è la fruizione di un bene più che la sua proprietà, le classi nate a cavallo del terzo millennio, al centro dell’evento organizzato al Festival dell’Economia di Trento dai Giovani Imprenditori di Confindustria.

In “vetrina” ci sono anzitutto i racconti imprenditoriali, che evidenziano in percorsi diversi la fase di profonda trasformazione che stiamo attraversando, che vede nella digitalizzazione e nella sostenibilità i due driver principali.

«In organico ci sono già un centinaio di persone – spiega il country manager di Too Good To Go Mirco Cerisola – ma le assunzioni proseguono. Ogni giorno 20mila persone in Italia accedono al servizio e finora sono già oltre 20 milioni i pasti recuperati, che significa anche un risparmio di 56mila tonnellate di CO2».

Sostenibilità, questa volta sociale, che è alla base del successo di Serenis, attiva nell’erogazione di consulenza web per il benessere mentale, identificando con un algoritmo il “coach” giusto. Attività che vede una crescita esplosiva, passata da zero a 12 milioni di ricavi in appena tre anni, con una prospettiva di raddoppio a breve. «Il Covid ha evidenziato la grande fragilità che viviamo – spiega la fondatrice Silvia Wang – e questa è una risposta per rendere accessibile il benessere mentale: così, siamo già arrivati a superare le 500mila sedute».

Altra strada battuta, sempre legata alla doppia transizione green e digitale, è quella di E-ssence, che avvia il noleggio di imbarcazioni elettriche. «Tra i giovani c’è una voglia crescente di sperimentare soluzioni green – spiega il co-fondatore Michele Lauriola – su cui noi innestiamo la dematerializzazione dell’attività, nel senso che tutte le operazioni possono essere svolte attraverso una app».

Fonte: Il Sole 24 Ore