
La Germania compra gas azero: passerà (via Tap) dall’Italia
La Germania, decisa a rilanciare sul gas dopo la rinuncia al nucleare, si assicura un contratto decennale con l’Azerbajan: forniture che inizieranno ad arrivare dal prossimo anno e saliranno gradualmente fino a 15 Terawattora, equivalenti a circa 1,5 miliardi di metri cubi annui.
A siglare l’intesa con Socar, la compagnia statale azera, è stata SEFE (Securing Energy for Europe) – la società nata dalle ceneri di Gazprom Germania, con l’esproprio e la nazionalizzazione decisi da Berlino nel 2022 – che ha precisato che il gas non sarà di provenienza russa, né transiterà dall’Ucraina, ma verrà preso in consegna in Italia. Le forniture dovrebbero quindi arrivare dal gasdotto Tap, l’ultimo tratto del cosiddetto Corridoio Sud del gas, che collega i giacimenti azeri nel Mar Caspio alle coste pugliesi passando attraverso Georgia, Turchia, Grecia e Albania.
L’Italia nel 2024 ha importato 10,3 miliardi di metri cubi via Tap, gasdotto che tecnicamente può essere rafforzato fino al raddoppio della portata. La capacità di esportazione dalla Penisola verso il Nord Europa non dovrebbe essere un problema: Snam di recente l’ha portata da 6 a 9 miliardi di metri cubi.
«Questa partnership – si legge nel comunicato congiunto di SEFE e Socar – darà sostegno agli investimenti in produzione e infrastrutture, come i compressori, aumentando la quantità di gas in arrivo in Europa via pipeline e garantendo così la sicurezza degli approvvigionamenti del continente».
«Stiamo aprendo una nuova rotta per consentire a volumi significativi di gas di raggiungere l’Europa, diversificando così il nostro portafoglio (di forniture, Ndr) e aumentando la sicurezza per i nostri clienti», ha aggiunto il ceo di SEFE, Egbert Laege.
Fonte: Il Sole 24 Ore