La giravolta di OpenAI: la no profit manterrà il controllo

La giravolta di OpenAI: la no profit manterrà il controllo

OpenAI cede alla pressione esterna e cambia i suoi piani lasciando la non profit in controllo di tutte le sue attività anche dopo la ristrutturazione in una società di pubblica utilità. La decisione – ha annunciato la startup valutata 300 miliardi di dollari – è stata presa dopo un confronto con i procuratori del Delaware e della California e in seguito alle forti critiche ricevute da ex dipendenti, accademici e rivali quali Elon Musk.

«Con la struttura che stiamo prendendo in considerazione, l’organizzazione no profit manterrà il controllo di OpenAI», ha detto il presidente del consiglio di amministrazione Bret Taylor, spiegando che la società a responsabilità limitata sarà convertita in una società di pubblica utilità. «Così facendo modificheremo la sua struttura azionaria in modo che investitori e dipendenti possano detenere quote nella società di pubblica utilità», ha aggiunto Taylor. OpeanAI ha tempo fino alla fine dell’anno per cambiare la sua struttura societaria e assicurarsi così un investimento da 30 miliardi di dollari di Softbank.

Il percorso

OpenAI è stata fondata dieci anni fa come no profit con la missione di costruire un’intelligenza artificiale in grado di portare benefici all’umanità. Nel 2019 OpenAI ha creato una divisione for profit per finanziare gli elevati costi dello sviluppo dell’IA. Lo scorso dicembre la società ha annunciato la sua intenzione di trasformarsi in società di pubblica utilità mantenendo la divisione no profit che avrebbe controllato alcune quote ma non più avuto il controllo della divisione for profit. Un piano che ha scatenato molte critiche. Decine di dipendenti, premi Nobel, accademici e legali hanno inviato una lettera ai procuratori di Delaware e California chiedendo di bocciare l’iniziativa in seguito ai rischi alla sicurezza che comportava.

Fonte: Il Sole 24 Ore