La Guardia costiera cinese potrà usare le armi contro navi straniere sospette

Dal 1° febbraio la Guardia costiera cinese potrà difendere anche con la forza, comprese le armi, il territorio marittimo. La legge appena approvata dà una tutela rafforzata in caso di minaccia alla sicurezza nazionale. Non sarà semplice applicare pacificamente le novità in un contesto dominato da tensioni storiche che si riflettono nei movimenti di queste ore a presidio soprattutto dell’area dei Mari della Cina meridionale dove i contrasti con il Giappone per il controllo delle isole Diaoyu-Senkaku non si sono mai placati.

L’ordine marittimo

Quando la sovranità nazionale, i diritti sovrani e la giurisdizione vengono violati illegalmente da organizzazioni e individui stranieri in mare, o si trova ad affrontare un pericolo imminente di violazione illegale, la Guardia costiera ha il diritto di adottare misure comprese quelle in conformità con questo leggi e altre leggi e regolamenti pertinenti e di utilizzare tutte le misure necessarie, comprese le armi, per fermare l’infrazione ed eliminare il pericolo.

Loading…

Si legge nel testo: “Al fine di mantenere la sicurezza e l’ordine marittimo, l’agenzia di polizia marittima ha il diritto di identificare e verificare le navi straniere che navigano, attraccano e operano nelle acque sotto la giurisdizione del Paese e di determinare le informazioni di base della nave e la sua navigazione e le sue operazioni”.

Per le navi straniere sospettate di violare la legge, la Guardia ha il diritto di adottare misure come il tracciamento e il monitoraggio. Per le navi straniere che entrano illegalmente nelle acque territoriali nelle acque territoriali la Guardia ha il diritto di ordinare loro di partire immediatamente o di adottare misure come la detenzione, l’allontanamento forzato o il rimorchio forzato. Nello svolgimento di compiti di sicurezza marittima, può salire a bordo e ispezionare navi in movimento, che attraccano e operano nelle acque sotto la giurisdizione cinese.

Durante l’imbarco e l’ispezione delle navi, la Guardia deve impartire chiare istruzioni per richiedere alle navi ispezionate di fermarsi per l’ispezione. La nave ispezionata deve fermarsi e accettare l’ispezione in conformità con le istruzioni e fornire le strutture necessarie; se rifiuta di collaborare con l’ispezione, l’agenzia di polizia marittima può effettuare un’ispezione obbligatoria; se scappa, l’agenzia di polizia marittima deve avere il diritto di prendere le misure necessarie per intercettarlo e perseguirlo.

Fonte: Il Sole 24 Ore