La Juventus riduce il rosso: perdite più che dimezzate e ricavi a 529 milioni
La salute economica e finanziaria della Juventus migliora, ma guai ad abbassare la guardia. Il progetto di bilancio consolidato approvato dal cda (l’assemblea si terrà il 7 novembre) in riferimento alla scorsa stagione mostra, infatti, una sensibile riduzione delle perdite. Al 30 giugno 2025, il deficit è sceso a 58 milioni rispetto ai 199 del rendiconto precedente, soprattutto grazie al ritorno in Champions League (valsa 75 milioni) e alla FIFA Club World Cup (27 milioni), nonché «ai maggiori proventi da gestione diritti calciatori» (pari a 109 milioni), come spiega la nota di accompagnamento.
Aggiornate le stime del piano
La Juventus ha così aggiornato le stime del «Piano Strategico 2026/2027» confermando le aspettative di miglioramento del risultato e del cash-flow per quest’anno e il prossimo, «seppur con una tendenza meno accentuata di quella prevista inizialmente». Si stima, pertanto, di rispettare il range del break-even nell’esercizio 2026/27. La cautela dovuta a «performance sportive e proventi da sponsorizzazioni inferiori alle previsioni del Piano Strategico» nella stagione appena conclusa ha perciò imposto di non recedere dal prospettato aumento di capitale – al massimo da 110 milioni – già deliberato (di cui 30 milioni già versati da Exor al 30 giugno 2025).
Record di incassi
Sul fronte dei ricavi, che complessivamente sono cresciuti da 394 a 529 milioni, la Juve ha realizzato il record assoluto di incassi da gare casalinghe di campionato, dallo Stadium Tour & Museo, dal J Hotel e dal J Medical. In particolare, i proventi da gare sono stati pari a 65 milioni. Sono al contrario calati di circa 17 milioni i diritti tv della Serie A. Sul fronte commerciale si sono ridotti di 27 milioni i ricavi da sponsorizzazioni (a quota 105 milioni) e di circa 18 milioni quelli legati a merchandising e licensing. Solo nel maggio 2025, la Juve, del resto, ha siglato accordi con Stellantis Europe e Visit Detroit validi fino al 30 giugno 2028. Il primo prevede l’uso del brand Jeep quale main sponsor di maglia per un corrispettivo fisso complessivo di 69 milioni. A giugno è stata poi rinnovata la partnership con Adidas fino alla stagione 2036/2037 per un corrispettivo fisso di 408 milioni.
I costi operativi sono saliti da 400 a 405 milioni, anche se la scorsa stagione ha visto un taglio di 19 milioni degli ingaggi lordi del personale tesserato (a 220 milioni) e di 15 milioni degli ammortamenti dei cartellini (a 124 milioni).
La società bianconera ha anche annunciato l’emissione di un prestito obbligazionario di 12 anni da 150 milioni integralmente sottoscritto da fondi gestiti da PGIM, realizzato per ottimizzare la leva finanziaria con un’esposizione a lungo termine a un tasso fisso (4,15% annuo), molto basso per i club di calcio. L’indebitamento netto al 30 giugno 2025 ammontava a 280 milioni, in aumento di 37 milioni rispetto all’esercizio precedente.
Fonte: Il Sole 24 Ore