La logistica italiana cresce (1,7 miliardi nel 2024) ma resta dietro ai partners europei

La logistica italiana cresce (1,7 miliardi nel 2024) ma resta dietro ai partners europei

Cresce in Europa il mercato immobiliare logistico. Nel 2024 i volumi di investimento complessivi hanno superato i 41 miliardi di euro, con un più 25% rispetto al 2023. Però metà delle allocazioni sono concentrate in soli due Paesi: Regno Unito (13,5 miliardi) e Germania (7 miliardi). Anche in Italia il settore è cresciuto, con 1,75 miliardi di euro, pari al 17,5% del totale degli investimenti real estate, in crescita del 2,9% rispetto al 2023 e confermando, per i primi mesi del 2025, l’attrattività con 650 milioni di euro di investimenti. Eppure inseguiamo. Non solo Londra e Berlino. Ma anche la Francia, che grazie a un rimbalzo dell’80% circa, ha superato i 4,5 miliardi di euro di investimenti, i 3,5 miliardi dell’Olanda e i quasi 2 miliardi della Spagna.

Sono questi alcuni dei dati emersi a Milano dal “Rapporto 2025 sul mercato immobiliare della logistica”, a cura di Scenari Immobiliari in collaborazione, per il terzo anno consecutivo, con Sfre, società di project & construction management, specializzata in immobili logistici e light-industrial.

I rendimenti netti in Europa

I canoni di locazione relativi agli immobili logistici prime (all’avanguardia, con elevati standard qualitativi e posizionati nelle migliori location) sono aumentati in media del 2% a livello continentale. In Germania questi affitti hanno fatto segnare un incremento medio del 5%, nel Regno unito, nonostante il rallentamento delle dinamiche espansive, sono aumentati di circa il 6%, un tasso di crescita superiore alla media annuale composta relativa al periodo compreso tra il 2015 e il 2020. I rendimenti prime netti si collocano, mediamente, tra il 4,2% della Germania e il 7,4% della Romania, con Olanda e Francia tra i Paesi, dove si è assistito nel corso del 2024 a una lieve espansione dei tassi.

«Il settore logistico europeo – ha dichiarato Francesca Zirnstein, direttore generale di Scenari Immobiliari – si trova oggi di fronte a due opposti elementi trainanti. Da un lato gli elevati livelli di volatilità raggiunti dal mercato, dall’altro il consolidamento di segnali di stabilizzazione di alcune componenti del mercato stesso. L’accelerazione impressa dalla trasformazione digitale a questo settore sta portando a una sua ulteriore evoluzione, con intelligenza artificiale, automazione e “visibilità” in tempo reale che sono ormai elementi essenziali per mantenere adeguati livelli di competitività all’interno del comparto. La spinta delle recenti normative comunitarie nella direzione di una maggiore sostenibilità ambientale e sociale del settore. Logistica e rigenerazione industriale spingono verso la sostenibilità passando necessariamente dall’evoluzione delle aree industriali. La dimensione del settore, la conformazione, la vetustà, la potenzialità rigenerativa rendono possibile la creazione di futuro valore sociale, ambientale ed economico in quei luoghi, aree, edifici, che torneranno a far parte dello scheletro produttivo del Paese e a sostenere imprese, comunità e territori».

Fonte: Il Sole 24 Ore