La Luna più “vicina” alla Terra, arrivano i primi dati della missione italo americana Lugre

La Luna più “vicina” alla Terra, arrivano i primi dati della missione italo americana Lugre

La Luna è più “vicina”. Grazie alla missione Lugre portata avanti dall’Agenzia spaziale italiana e dalla Nasa. Dalla Luna, infatti, arrivano i primi dati pubblici di navigazione satellitare, raccolti e diffusi dalla Nasa e dall’Asi. Le informazioni, ora accessibili alla comunità scientifica internazionale, provengono dalla missione italo americana Lunar GNSS Receiver Experiment, che «ha dimostrato come i segnali dei satelliti GPS e Galileo possano essere utilizzati anche oltre l’orbita terrestre e sulla superficie lunare».

L’azienda italiana

Una parte importante è stata svolta dall’Italia giacché a sviluppare Lugre, strumento tutto Made in Italy realizzato per l’Asi, è Qascom, azienda di Bassano del Grappa. Si tratta di uno strumento «innovativo che permette di misurare con precisione la posizione nello spazio, anche in ambienti molto lontani dalla Terra». Non solo, la parte scientifica è stata curata dal Politecnico di Torino che ha supportato Asi con un centro specifico per l’elaborazione dei dati scientifici. «Il Software Defined Radio Receiver, progettato per lavorare nello spazio profondo, è molto sensibile ai segnali GPS e Galileo – si legge nelle specifiche del progetto -, grazie a un algoritmo specifico che ha captato e poi elaborato i segnali debolissimi durante il viaggio per la Luna e poi dalla superficie lunare. I segnali sono 10.000 volte più deboli di quelli ricevuti sulla Terra e con l’ulteriore aggravante di geometrie proibitive».

Gli esperti: “passo storico”

Per gli esperti dell’agenzia italiana si tratta di un «passo storico per la scienza e tecnologia spaziale». «Per la prima volta i segnali di navigazione che utilizziamo sulla Terra sono stati ricevuti e analizzati sulla Luna – scrivono -. Un risultato che apre la strada a nuove tecnologie per le missioni Artemis, che riporteranno l’uomo sul nostro satellite naturale».

Lugre è stato lanciato a gennaio 2025 a bordo del lander Blue Ghost 1 della Firefly Aerospace, e ha ricevuto segnali GNSS e Galileo, in doppia frequenza, sia durante il viaggio verso la Luna sia una volta atterrato sulla superficie, «stabilendo nuovi record di distanza, fino a 400.000 chilometri dalla Terra, e dimostrando che la navigazione satellitare può diventare una risorsa chiave per le future missioni lunari».

Fonte: Il Sole 24 Ore