
La minaccia dei dazi Usa all’Europa non affossa i mercati, a Milano resiste Banco Bpm
(Il Sole 24 Ore Radiocor) – L’annuncio del presidente americano, Donald Trump, di dazi al 30% a Messico e Unione Europea con effetto dal primo agosto non affossa le Borse europee. Il 30% è superiore alle attese, ma gli investitori continuano ad accarezzare l’idea che si tratti di tattica da parte del presidente americano e che i livelli tariffari saranno ancora una volta rivisti prima della loro efficacia. La presidente messicana, Claudia Sheinbaum, è fiduciosa e anche Bruxelles, per adesso, sceglie la linea morbida, mantenendo la sospensione delle contromisure ai dazi statunitensi fino all’inizio di agosto.
Così, si muovono in calo il FTSE MIB di Milano, ilCAC 40 di Parigi, il DAX 30 di Francoforte e gli altri indici europei.
Le Borse europee vengono da una settimana positiva caratterizzata dall’ottimismo per le trattative commerciali con la Casa Bianca, sebbene, già venerdì, il nuovo affondo del tycoon di dazi al 35% sul Canada, aveva fatto ingranare la retromarcia. Domani i mercati si troveranno a fare i conti con tariffe contro l’Ue ben superiori al 10% auspicato (precedentemente concordato tra Usa e Uk), con un danno all’export italiano quantificato ad un livello dai 15 ai 35 miliardi di euro.
Tuttavia, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, punta ancora su una soluzione negoziata e ha annunciato che Bruxelles prolungherà la sospensione delle contromisure ai dazi statunitensi su acciaio e alluminio fino al primo agosto, anche se la von der Layen si è detta “pronta a reagire”. Una riedizione della strategia “a doppio binario” che finora ha guidato il vertice comunitario, che deve mediare tra i Peesi che vogliono ritorsioni immediate, come la Francia, e paesi che invece puntano alle trattative ad oltranza con gli americani come Italia e Germania. Per i mercati, forse, un motivo in meno per spingere sull’acceleratore delle vendite.
Oltre agli sviluppi della guerra commerciale, in settimana si aprirà anche la stagione delle trimestrali con i principali colossi bancari statunitensi in evidenza: ad aprire le danze (martedì), JpMorgan, Wells Fargo, Citigroup e Blackrock . Lato tecnologia in programma i conti di Asml Holding (mercoledì) e Tsmc (giovedì). Gli gli investitori guarderanno anche all’inflazione Usa (martedì), attesa in lieve accelerazione. “Sarà interessante vedere, infatti, se gli effetti dei dazi inizieranno ad essere visibili nei prezzi o se, al contrario, non ci saranno ancora chiare evidenze e disattenderanno le aspettative come nei mesi scorsi”, commentano gli analisti di Mps nel loro “Market movers” settimanale.
Fonte: Il Sole 24 Ore