
La Panda è la più amata dai ladri: ecco come difendersi dai furti d’auto
«Mi hanno rubato l’auto in un parcheggio di una stazione ferroviaria a Campo Leone, in provincia di Latina. Il parcheggio un po isolato, perché si trova in campagna, quindi non custodito. Ho fatto la denuncia. Dopo un mese mi hanno ritrovato l’auto a Latina con targhe bulgare, quindi ho dovuto fare una trafila tra rottamazione e ritiro dell’auto in un deposito e quindi oltre al danno anche la beffa di dover pagare per non avere più l’auto». È arrabbiato Alessandro, e Marco non lo è meno di lui. « Guardi, mi avessero rubato la macchina sarebbe stato meglio. In realtà mi hanno rubato le batterie dell’ibrido e ci vogliono sei mesi per avercele, Quindi è anche peggio. Se vi rubano la macchina, l’assicurazione rimborsa. Invece così ci vogliono sei mesi per riavere le batterie. È un incubo». Quelle che abbiamo intervistato vittime di furti d’auto. Macchine fatte sparire per sempre o fatte a pezzi per il mercato nero dei ricambi. Furti che riguardano le batterie delle vetture con motori ibridi o elettrici.
Nel 2024 rubate oltre 30mila auto
Immaginate una coda lunga 600 chilometri di auto, una dietro l’altra, incolonnate in un serpentone più lungo della distanza fra Roma e Milano. Sono le auto rubate in Italia nel 2024 oltre 136.000 veicoli. Esattamente 136.201 vetture, di cui 60.847 poi recuperate. I furti d’auto sono aumentati del 3%rispetto all’anno precedente, con un raddoppio dei furti di veicoli commerciali che segna addirittura un aumento del 112% rispetto al 2023. Di questo business criminale, di queste holding di smercio, smontaggio e invio all’estero dei veicoli sottratti abbiamo parlato con Tommaso Niglio. primo dirigente della Polizia di Stato, in Caleidoscopio, la video rubrica del Sole 24 Ore per guardare il mondo fra colori e chiaroscuri.
La più amata dai ladri è la Panda
Secondo il dossier di LoJack Italia, società dell’automotive che ha elaborato i dati del Viminale con quelli di altri studi, il 56% dei furti riguarda le auto, il 23% le moto, il 15% suv e crossover, il 5% i van, l’1% i mezzi pesanti. La più amata dai ladri è la Panda che con oltre 13mila furti è l’auto più rubata d’Italia. Quasi una vettura rubata su cinque è una Panda. Seguono la Fiat 500 e la Lancia Ypsilon con oltre 5mila furti. Poi la Fiat Punto e la Giulietta che hanno superato in numero di furti la Fiat 500 L.
Fra i suv più rubati Renegade e Fiat 500 X
I suv e i crossover più rubati sono invece la Jeep Renegade e la Fiat 500 X, con oltre 2mila furti. Un furto su cinque di suv riguarda questi due modelli. Seguono la Range Rover Evoque e la Jeep Compass.
Il ladro del nuovo millennio
Anche il mestiere di chi fa sparire le auto si è evoluto. E sono cambiate le strategie dei ladri di auto del nuovo millennio che sempre più hanno la necessità di avere conoscenze digitali. Usano jammer, dispositivi elettronici, chiavi clonate. «Siamo passati dal furto di macchine che avevano delle chiusure meccaniche – ricorda Niglio – al digitale. Prima venivano utilizzati dei perni per poter alzare la serratura, incastrando una lastra tra il vetro e lo sportello, e alzando la serratura. Allo stesso modo il quadro di accensione dell’auto era prettamente elettrico, quindi una volta smontato il cruscotto si avviava un contatto e la macchina partiva. Oggi le macchine sono per la maggior parte, ma anche i motoveicoli, tutti quanti a conduzione digitale. Questo vuol dire che il ladro del nuovo millennio è un ladro che da una parte è molto addentro a quelli che sono gli strumenti come jammer per impedire il segnale tra l’antifurto e l’auto. Quindi bisogna stare molto attenti quando si pensa di aver messo l’antifurto a essere certi che ci sia una risposta dell’auto. Ma l’altra cosa molto importante è che i ladri nuovo millennio vanno in giro con degli strumenti che servono per programmare le centraline e quindi avviare la macchina. All’interno della macchina per farla avviare c’è proprio un’interfaccia digitale che dialoga con con la centralina della macchina e serve una riprogramma per poter avviare. Quindi siamo di fronte a dei ladri che sono molto attenti all’evoluzione del mercato dell’auto e soprattutto a quelle che sono tutte le modifiche che vengono fatte».
Fonte: Il Sole 24 Ore