
La produzione industriale (-2,4%) torna ai valori del 2020
Agosto in calo per la produzione industriale, che cede il 2,4% rispetto al mese precedente, quasi tre punti (-2,7%) nel confronto annuo. In rosso anche il bilancio dei primi otto mesi dell’anno, con la discesa di un punto. In calo è in particolare l’area dell’energia, mentre la manifattura in senso stretto cede su base annua solo lo 0,7%. Una tenuta legata in particolare all’area della farmaceutica (+16%) e dei mezzi di trasporto, in crescita di quasi dieci punti. Ad avanzare sono anche macchinari ed elettronica mentre i settori in calo sono in numero più limitato e con variazioni ridotte, tra questi l’alimentare, la chimica e il legno-carta. Con la caduta di agosto, mese in cui va ricordato che la destagionalizzazione è più complessa vista la bassa produzione, l’indice comunque cade a livelli storicamente bassi: per trovare un dato inferiore occorre tornare a giugno 2020, nel pieno del Covid.
A venir meno è anche il traino della domanda tedesca, con la Germania a presentare dati peggiori delle attese e una produzione industriale di agosto in caduta ai livelli del 2005, con il peggior calo (-4,3% mensile) da marzo del 2022, media spinta al ribasso in particolare dal settore auto, dove la produzione ha ceduto oltre 18 punti.
Auto che tuttavia nei dati di settembre mostra qualche segnale di recupero, con una produzione in crescita del 2%, così come in progresso di due punti è nel complesso il bilancio dei primi nove mesi dell’anno, con 3,14 milioni di vetture. Si tratta comunque di un livello ancora inferiore del 12% rispetto al periodo pre-Covid
Fonte: Il Sole 24 Ore