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La professione di commercialista cambia. Investire sui giovani
La professione di commercialista continua ad articolarsi, in gran parte, sulla fiscalità e sul bilancio, abbinando la funzione della revisione legale. Un’immagine tradizionale che viene confermata dal sondaggio effettuato dall’Unione nazionale giovani dottori commercialisti e da il Gruppo 24 Ore per fare il punto sulle prospettive professionali delineate attraverso la lente dei giovani. Il sondaggio ha raccolto realtà, percezioni e desideri di circa 600 professionisti, offrendo uno spaccato su difficoltà, progetti e proposte in relazione all’attività di studio.
La ricerca di nuove strade
Al di là delle conferme – i pilastri rappresentati da fisco, bilanci e revisione – si nota pero’ che il mosaico delle attività si va colorando, con il controllo di gestione, il diritto della crisi d’impresa, la finanza aziendale. E nel futuro prossimo, tre anni, molti puntano su digitalizzazione, sostenibilità, wealth management.
La necessità di cambiare e trovare nuove strade deriva, principalmente, da due driver: le richieste dei clienti e la maggiore redditività potenziale.
Quindi il cambiamento, con fatica, è già entrato negli studi, anche se trova nel fattore-tempo, nell’esiguità degli spazi per programmare nuove attività, un rilevante ostacolo.
I risultati del sondaggio costituiranno il punto di partenza della discussione, oggi, al XX Forum promosso dall’Unione nazionale giovani dottori commercialisti, dedicato a «CambiaMenti» che si svolgerà al Teatro Rossini di Civitanova Marche.
Fonte: Il Sole 24 Ore