La proposta cinese di governance globale tra pace e cooperazione

La proposta cinese di governance globale tra pace e cooperazione

Nel 2015 ha istituito il Fondo Cina–Onu per la Pace e lo Sviluppo, la sua prima iniziativa di sostegno diretto ai programmi dell’Onu, creando una piattaforma importante per la cooperazione pratica.

Nel 2021, nel documento “Posizione della Cina sulla Cooperazione con le Nazioni Unite”, è stato sottolineato che la Cina è il secondo maggiore contributore finanziario e uno dei principali fornitori di truppe per le missioni di pace delle Nazioni Unite, con il più alto numero di caschi blu tra i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza.

La Cina difende il vero multilateralismo, sostiene che le questioni internazionali vadano discusse e decise insieme, si oppone al protezionismo e alle politiche di prepotenza, nonché alle varie forme di “falso multilateralismo”, promuovendo una governance mondiale più giusta, inclusiva ed equilibrata.

La proposta cinese per l’ordine internazionale

Riformare e perfezionare la governance globale non significa distruggere l’ordine internazionale esistente o crearne uno nuovo al di fuori di esso, bensì rafforzare l’efficacia e la capacità di risposta dei meccanismi attuali, affinché essi riflettano meglio le trasformazioni in atto e servano in modo più equo gli interessi comuni, in particolare quelli dei Paesi in via di sviluppo.

Di fronte alle sfide globali sempre più gravi, la Cina non è mai rimasta spettatrice: ha sempre incoraggiato una pianificazione sistemica e un’azione coordinata a livello mondiale, mobilitando risorse comuni per risultati concreti.

Fonte: Il Sole 24 Ore