La scalata di Trump alla Fed avanza con il fedelissimo Miran

La scalata di Trump alla Fed avanza con il fedelissimo Miran

La scalata di Donald Trump alla Federal Reserve prosegue, con l’obiettivo di arruolarla nel sostegno all’agenda di America First della sua presidenza. Un obiettivo che oggi evoca nuove e più aggressive manovre di stimolo e riduzione dei tassi di interesse davanti alla debolezza del mercato del lavoro, nonostante un’inflazione testarda che in agosto ha marciato al passo più veloce dell’anno.

Stephen Miran, il suo consigliere economico e candidato ora a entrare tra i sette esponenti del board della Banca centrale, appare destinato ad una conferma definitiva da parte del Senato, al più tardi lunedì. Una prima approvazione della sua nomina è già arrivata dalla Commissione bancaria.

Il dibattito in Commissione ha evidenziato la controversia suscitata dal suo incarico: i senatori si sono spaccati in campi di partito contrapposti, con 13 a favore, tutti i repubblicani, e 11 contro, tutti i democratici. Con l’opposizione che ha dipinto Miran come simbolo di una rischiosa perdita di autonomia e credibilità della Fed, l’arma principale per rassicurare operatori economici e finanziari.

Miran si appresta a spezzare un tabù: diventerà il primo governatore del board a mantenere allo stesso tempo una posizione alla Casa Bianca. Ha infatti comunicato apertamente che anziché dimettersi da consigliere di Trump sceglierà un congedo senza retribuzione, facendo gridare al conflitto di interessi.

Fonte: Il Sole 24 Ore