
La scuola riparte senza smartphone: ecco i consigli per un graduale «digital detox»
«L’uso problematico dello smartphone, definito come “Smartphone Addiction”, colpisce a livello mondiale oltre il 25% degli adolescenti, con effetti negativi su sonno, concentrazione e relazioni. Con piccoli passi si può affrontare il problema. L’obiettivo non è eliminare l’uso dello smartphone, ma imparare a gestirlo con consapevolezza». Così Adele Minutillo del Centro nazionale dipendenze e doping dell’Istituto superiore di sanità (Iss) apre il focus su uno dei principali crucci delle famiglie: come “disintossicare” i propri ragazzi – e non solo dato l’uso compulsivo anche tra gli adulti – dalla dipendenza da social e cellulari.
Il divieto a scuola
L’occasione per abitudini più sane è offerta dalla ripresa delle scuole, con il divieto totale, da quest’anno esteso agli studenti delle superiori, di utilizzare lo smartphone durante lo svolgimento dell’attività didattica e più in generale in orario scolastico. Lo prevede una circolare del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara e sarà quello il primo test per “staccarsi” da un oggetto ormai di uso continuo.
I consigli degli esperti
Dagli esperti del Centro nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto superiore di sanità arrivano alcuni consigli per non farsi trovare impreparati e gestire al meglio un attaccamento al telefono che in alcuni casi può diventare un vero e proprio utilizzo problematico dello stesso. L’obiettivo è quello di “un utilizzo consapevole dello smartphone che aiuta a non perdere momenti importanti”.
Impara a conoscere i segnali di allarme
Un primo passo per gestire l’uso problematico dello smartphone è riconoscere i segnali d’allarme, come il bisogno continuo di controllare il telefono o l’incapacità di disconnettersi.
Fonte: Il Sole 24 Ore