
La svedese Trustly sbarca in Italia con i pagamenti account to account per i ricorrenti e il payout
“Paga con i soldi che hai”: potrebbe essere questo il claim della svedese Trustly, in contrapposizione con il sistema del “buy now pay later”, il “compra adesso paga dopo” dell’altra fintech svedese, Klarna. “La nostra offerta – sottolinea Alessandro Biolchi, head of Italy di Trustly – si ispira a un’idea di responsabilità della finanza che non vuole basarsi sull’aumento del debito dei consumatori, ma che punta a contare sul patrimonio posseduto”.
Nata nel 2008 la fintech svedese è specializzata nei pagamenti istantanei account to account, che bypassano carte, wallet digitali e qualsiasi intermediario per spostare denaro in maniera diretta da conto a conto, in maniera istantanea. Cresciuta nei mercati nordici e nel Regno Unito, ora punta a espandersi nei mercati mediterranei dopo l’acquisizione della francese SlimPay che ha fatto da testa di ponte per il Sud Europa. Forte di una crescita che l’ha portata ad avere oggi 9mila merchant clienti in oltre trenta Paesi, con un volume di transazioni in linea con l’obiettivo dei 100 miliardi di dollari per il 2024, Trustly ha chiuso loo scorso anno con un fatturato di 265 milioni di dollari e un Ebitda balzato da 33 a 51 milioni.
In qualità di pioniere nelle soluzioni di pagamento account-to-account, Trustly sfrutta l’open banking per offrire a consumatori e aziende un portafoglio completo di servizi di pagamento e dati. Adesso sbarca in Italia, dove ha già alcuni clienti tra cui Subito.it e UnipolMova, con la propria offerta focalizzata su pagamenti ricorrenti e payout dei merchant nei confronti dei consumatori basandosi sulla licenza come istituto di pagamento e per l’integrazione di Api bancarie. Grazie alla tecnologia account information service (Ais) per la verifica dei conti bancari, Trustly consente infatti di effettuare payout istantanei da parte dei merchant – tipicamente rimborsi per resi o per danni – con verifica digitale di Iban e nominativo, e di attivare l’addebito diretto Sepa – come nel caso di abbonamenti a servizi di informazione, musica, streaming sportivo o film – tramite un processo di registrazione del mandato completamente digitale. Queste soluzioni offrono un’alternativa ai metodi di pagamento tradizionali come le carte, sempre più diffusa nelle transazioni al dettaglio, nell’e-commerce e nelle transazioni peer-to-peer, garantendo un’esperienza consolidata nel mercato.
“Oggi i pagamenti ricorrenti sono basati normalmente su carta di credito. Trustly colma la carenza di sistemi alternativi di addebito fornendo una soluzione che offre costi ridotti, un’esperienza utente migliore, l’istantaneità del trasferimento e la sicurezza garantita dal non dover far girare online i dati della carta”, spiega Biolchi. La fintech ha integrato le Api delle principali banche italiane, con la copertura del 95% degli istituti. Questo consente alla maggior parte degli italiani di connettersi già alla rete di Trustly, aprendo l’accesso alla sua nuova tecnologia a milioni di consumatori in tutto il Paese.
“I nostri clienti sono i merchant, oltre 9mila nel mondo, mentre noi siamo clienti delle banche: per Trustly è fondamentale avere una partnership solida con gli istituti di credito per poter migliorare il sistema dei pagamenti, aumentandone l’efficienza e riducendo allo stesso tempo il rischio di errori”, conclude Biolchi.
Fonte: Il Sole 24 Ore