«La tenuta dei conti non basta: occorre sostenere imprese e investimenti»

«La tenuta dei conti non basta: occorre sostenere imprese e investimenti»

Un mondo diverso, fatto di mercati globali, nu0vi interlocutori digitali e logistici, una dimensione europea che si aggiunge a quella nazionale e territoriale. E’ il tema del cambiamento quello posto al centro dell’assemblea annuale di Confindustria Bergamo e della relazione del presidente Giovanna Ricuperati tenuta alla Chorus Life Arena, principale progetto di rigenerazione urbana della città. Il titolo dell’evento (chissà, chissà domani) e le note di Futura di Lucio Dalla sono l’innesco per ragionare dei cambiamenti in atto, trasformazioni rapide che mettono alla prova la capacità di tenuta del sistema, orizzonti e sfide per l’impresa Futura.

Contesto in cui l’Europa, centrata inizialmente su industria e produzione si è trasformata in ente regolatorio «che ha perso il ritmo». «Nata per sostenere la crescita – spiega Ricuperati – oggi impone scelte insostenibili, che sono ponti d’oro per aree del mondo libere di competere ad armi impari». Mentre all’opposto si dimostra «incapace di attuare le rivoluzioni di cui c’è bisogno: mercato unico dei capitali, dell’energia, del digitale, della difesa».

Critiche che non vogliono mettere in discussione la Ue, «la nostra migliore occasione per un futuro di pace e democrazia», bensì la sua politica, «che non ascolta chi crea valore e tradisce il patto con il proprio futuro».

L’Italia ha retto, grazie alla forza delle sue imprese, a dispetto dei costi dell’energia tra i più alti al mondo e i dazi impazziti, fardelli che pesano su redditività e produttività e che in ultima analisi impedisce ai salari di crescere. Trend lo Stato può invertire creando un conteso adeguato per rilanciare gli investimenti: «meno burocrazia, infrastrutture evolute, tempi certi per le decisioni».

Fonte: Il Sole 24 Ore