La traduzione live di Google Meet rileva anche gli stati d’animo. Il video

La traduzione live di Google Meet rileva anche gli stati d’animo. Il video

Tu parli in italiano e chi ascolta sente la tua voce in inglese, e viceversa, come se avessi un interprete. Questa nuova funzione di Google Meet, che verrà lanciata prima per gli utenti consumer e successivamente su quelli enterprise è qualche cosa di nuovo. Non si limita a tradurre in tempo reale quello che diciamo mentre siamo in videoconferenza. Imita la nostra voce, il tono e l’espressione. Il risultato è una conversazione autentica e naturale, anche un po’ inquietante perché sembri tu ma non sei tu. Ho provato in anteprima questa novità di Google appena è stata attivata la possibilità di tradurre dall’intaliano all’inglese e viceversa.

Come funziona?

Si basa su Audio LM che è un modello di intelligenza artificiale sviluppato da Google che si concentra sulla generazione di audio di alta qualità e coerente. La sua innovazione principale sta nell’approccio che adotta, che è simile a quello dei modelli linguistici (come GPT-3) per la generazione di testo. Tramite Audio LMSI i può conservare tutto quello che è il contesto della comunicazione, cioè viene preservato il tono, le emozioni e il parlato della persona e questo appunto, permette di avere delle conversazioni che siano più ricche, più empatiche, e più chiare anche nel caso in cui ci sono più voci. Un aspetto importante.

La nostra prova.

L’interfaccia è piuttosto intuitiva. Da Google Meet, sulla destra compare un menù a tendina che permette di scegliere in quale lingua vuoi che l’altro sia tradotto e come vuoi tradurre la tua. Per ora sono previste solo l’italiano e l’inglese. Quando attivi la modalità di traduzione, ti arriverà una richiesta con la traduzione e tu dovrai andare a indicare quali sono gli input e gli output. Più avanti, dicono, saranno attivate le altre lingue. La comunicazione inizia senza interruzioni. Senti che l’altro inizia a parlare in inglese e un secondo dopo arriva una voce simile alla sua che parla in italiano. L’effetto è quello delle interviste doppiate alla televisione, identico. Con la differenza che a sovrapporsi non c’è la voce del giornalista o della traduttrice, ma un’imitazione della tua. Come si vede nella prova, ho anche provato a dare un colore emotivo alla mia voce, parlando in modo più triste e più allegro, e l’effetto è quello che state ascoltando.

Qualcosa nella traduzione e nelle videoconferenze ora è davvero cambiato. La traduzione vocale in Google Meet ha iniziato a essere distribuita agli abbonati dei piani Google AI Pro e Ultra in versione beta, inizialmente in inglese e spagnolo, con altre lingue in arrivo nelle prossime settimane. Google sta anche sviluppando ulteriormente questa funzionalità per le aziende, con i primi test in arrivo per i clienti di Workspace quest’anno.

Fonte: Il Sole 24 Ore