La Turchia attrae l’auto cinese. Vicino un accordo con Chery
La Turchia sarebbe vicina alla definizione di un investimento da parte della casa automobilistica cinese Chery, dopo aver raggiunto un accordo per un impianto di assemblaggio con BYD all’inizio di quest’anno. Si tratta di una conferma degli ottimi rapporti tra Ankara e Pechino, che stanno portando ad rafforzare i legami con i produttori di auto del Regno di Mezzo, alla ricerca di un ecosistema adatto a realizzare impianti di produzione in un un Paese che ha un accordo di libero scambio con la Ue.
Particolare non secondario, quest’ultimo, perché permette di aggirare l’ostacolo dei dazi europei, decisi in giugno e rivisti in agosto dalla Commissione ma la cui entità è ancora in corso di definizione (venerdì è atteso il primo voto Ue). Il funzionario turco, che ha parlato con Reuters dietro anonimato nella tarda serata di lunedì, non ha specificato di quale investimento Chery e Ankara stiano discutendo, né se ci sia una tempistica per raggiungere un accordo definitivo.
I dazi e gli accordi di libero scambio tra Ue e Turchia
Gli accordi di libero scambio tra l’Unione Europea e la Turchia sono regolati principalmente dall’Unione doganale Ue-Turchia, che è in vigore dal gennaio 1996. Questo accordo consente la libera circolazione delle merci industriali tra le due entità senza dazi doganali, ma stabilisce anche requisiti specifici riguardo all’origine dei prodotti.
Nel caso delle automobili, per beneficiare dell’esenzione dai dazi doganali, non è sufficiente che i veicoli siano semplicemente assemblati in Turchia. È necessario che anche le parti e i componenti utilizzati nella produzione siano originari della Turchia o di un altro Paese membro dell’Unione Europea. Qualsiasi componente di origine cinese riscontrata alla dogana non soddisferebbe questi requisiti e comporterebbe l’applicazione di dazi all’importazione. Guardando agli Stati Uniti è noto il caso delle Volkswagen e delle Bmw ferme da febbraio e per diverse settimane nei porti in attesa che fossero sostituite delle componenti di fabbricazione cinese.
L’incontro fra Erdogan e il presidente di Chery International
La presidenza turca ha dichiarato sabato che il presidente Tayyip Erdogan ha incontrato il presidente di Chery International, Guibing Zhang, a margine di un evento di investimento a Istanbul. Ai colloqui ha partecipato anche il ministro dell’Industria e della Tecnologia Mehmet Fatih Kacir.
Fonte: Il Sole 24 Ore