
La voglia di andare in ferie mette ko gli acquisti di altri beni durevoli
La voglia di partire per le vacanze mette ko le intenzioni di acquisto delle famiglie. Infatti secondo l’Osservatorio Findomestic aggiornato a giugno, realizzato in collaborazione con Eumetra, il 56% degli italiani ha già speso per prenotare per le vacanze, rinviando altri acquisti importanti. Così giugno vede un calo del 17,4% delle intenzioni rispetto il mese precedente e tutti i settori monitorati sono in area negativa. Si tratta del peggior dato degli ultimi dodici mesi, che mostra un’inversione di tendenza rispetto al clima di fiducia registrato solo poche settimane fa e sul quale pesa anche il fatto che oltre metà degli italiani ha già sostenuto spese importanti per pianificare le vacanze estive.
Vacanze che saranno più brevi e con una spesa media inferiore di circa 200 euro rispetto all’anno scorso. Infatti le famiglie italiane si stanno muovendo con maggiore prudenza in vista delle ferie estive: il 28% le ha già pianificate, un altro 28% le sta organizzando proprio in queste settimane, un altro 26% dichiara di non avere ancora deciso e il 18% pensa che non partirà affatto. Tra chi ha scelto di rinunciare, le motivazioni principali sono il calo del reddito familiare (39%), spese impreviste (21%) e il recente rialzo dei prezzi (21%). Per chi partirà, le vacanze saranno più brevi dello scorso anno: il 43% si concederà circa una settimana, il 27% solo qualche weekend o pochi giorni, mentre solo il 22% prevede una pausa di 10-15 giorni e appena l’8% andrà oltre i 15 giorni. Anche la spesa media prevista è in diminuzione: 1.594 euro a famiglia contro i 1.785 dello scorso anno, e per quelle composte da quattro o più persone si attesta a 1.741 euro contro i 1.923 del 2024. Circa 8 famiglie su 10 rimarranno in Italia, 6 su 10 andranno al mare e punteranno sul relax mentre poco più di uno su 5 opterà per vacanze all’insegna del culturale o dell’avventura. «In questo momento dell’anno, le famiglie italiane – commenta Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio Findomestic – evitano di prendere in considerazione spese consistenti, meglio rimandarle per potersi garantire almeno qualche giorno di vacanza. Vacanze che si prospettano all’insegna del “mordi e fuggi” e della prudenza nei consumi, anche perché oltre 6 italiani su 10 percepiscono ulteriori rincari, soprattutto nei bar e ristoranti ma anche per quanto riguarda hotel e stabilimenti balneari».
La spesa per le vacanze ha la precedenza quasi assoluta sugli altri acquisti. Così le intenzioni d’acquisto vanno dal -2% registrato per le pompe di calore, fino al -29,8% dell’isolamento termico di casa. Particolarmente significativi i cali legati ai beni per la casa, come mobili (-24,2%), ristrutturazioni (-20,2%) e grandi elettrodomestici (-10,8%). Anche il settore della mobilità subisce un contraccolpo, con le auto nuove in discesa del -17,2%, i motoveicoli a -26,1% e le biciclette elettriche (e-bike) a -12,7%. Fa eccezione solo il monopattino elettrico (o affini), che cresce del 41,2%, dimostrandosi una soluzione di mobilità apprezzata in città.
Fonte: Il Sole 24 Ore