Labriola: «Lasciate fondere le telco, da noi impegni sugli investimenti»

Labriola: «Lasciate fondere le telco, da noi impegni sugli investimenti»

Il messaggio che rimbalza da Bruxelles non lascia spazio a interpretazioni: le telco europee chiedono all’Unione regole nuove, meno vincoli e più coraggio. L’amministratore delegato di Tim, Pietro Labriola, lo dice senza mezzi termini durante l’evento ConnectEurope organizzato dal Financial Times: «Lasciateci fondere e ci prenderemo impegni sugli investimenti».

Parole, quelle dell’ad Tim, che nei fatti rilanciano un tema che agita il settore da anni con la forza dell’urgenza.

Alla base c’è un tema di visione industriale: «È necessario prendere decisioni importanti, e il tempo di farlo è ora». La fotografia del mercato, infatti, parla chiaro: in Europa si contano ancora troppi operatori, frammentati e ingessati da regole che non tengono il passo con le sfide globali. «Tre operatori non sono un monopolio. Stiamo chiedendo di passare da quattro aziende a tre» ha sottolineato Labriola puntando a smontare uno dei tabù che finora hanno frenato Bruxelles nell’accogliere le istanze del mondo delle Tlc europee.

Quella di Labriola ieri non è stata peraltro una voce isolata. Margherita Della Valle, ceo di Vodafone Group, non ha risparmiato colpi: «Abbiamo bisogno solo di due cambiamenti. Dobbiamo garantire che le nostre politiche di concorrenza, gli investimenti di valore, la concorrenza non sacrifichino in alcun modo la protezione dei consumatori. Inoltre, abbiamo bisogno di iniziare a rimuovere gli ostacoli al mercato unico». Il paradosso è tutto nei numeri che la ceo Della Valle cita: meno del 2% dei clienti europei può usare il 5G standalone, contro il 24% degli Stati Uniti e oltre l’80% della Cina. «Questo è il problema. Abbiamo bisogno di reti migliori», ha insistito la ceo, indicando la strada di investimenti su larga scala.

Fonte: Il Sole 24 Ore