l’AI che ridefinisce amore e solitudine
Si intitola “Amanti sintetici. Sesso, relazioni e intimità nell’epoca dell’intelligenza artificiale”. È l’ultima fatica letteraria di Davide Bennato, sociologo dei media digitali e docente all’Università di Catania
Nel libro Bennato esplora come l’intelligenza artificiale stia trasformando la sfera affettiva e relazionale, tra chatbot da compagnia, sexbot e virtual girlfriend: dispositivi che ridefiniscono l’amore, il desiderio e la solitudine nell’era digitale.
Come scrive Gianna Cappello (Università di Palermo) nella prefazione “Specchi digitali. La media education al tempo degli amanti sintetici”, il volume rappresenta «un esercizio di immaginazione sociologica» capace di leggere «i segni di una nuova grammatica dell’umano nell’era delle relazioni automatizzate».
Bennato recupera autori classici come Simmel e McLuhan per mostrare come la tecnologia non inventi ex novo l’intimità mediata, ma la radicalizzi, rendendola pervasiva e “umanomorfizzata”. Lo specchio magico di Grimilde diventa la metafora delle nostre interazioni digitali: relazioni che riflettono noi stessi più che l’altro.
Tra i concetti chiave del libro, spiccano l’“economia della solitudine”, la “parasocialità automatizzata” e la “sicofanzia algoritmica”: categorie che descrivono la monetizzazione dell’intimità, le nuove forme di legame con le IA e la tendenza degli algoritmi a confermare i nostri desideri invece di metterli in discussione.
Fonte: Il Sole 24 Ore