L’antidiva del cinema autoriale – Il Sole 24 ORE
Musa degli autori italiani
Era spesso corrucciata, gli occhi fiammanti glielo permettevano, sfrontata nella risata, malinconica di una tristezza contraddetta dalla sensualità del corpo e questo le permetteva un’estrema duttilità nei ruoli. Oltre a Visconti, Leone e Fellini, la volle Monicelli per I soliti ignoti, Mauro Bolognini (Il bell’Antonio, La viaccia, Senilità, Libera, amore mio!), Valerio Zurlini (La ragazza con la valigia), con una strepitosa colonna sonora di canzoni cantate da Adriano Celentano, Mina, Peppino di Capri e molte star del tempo. Il film si inseriva nel filone della sedotta e abbandonata, che fu anche quello, in versione capovolta, di Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata di Luigi Zampa, diventato un cult.
Il volto della letteratura contemporanea e della Storia
Seppe dare voce a molta letteratura contemporanea, da Luigi Comencini (La ragazza di Bube, La storia) e allo sciasciano Il giorno della civetta di Damiano Damiani, a La pelle da Curzio Malaparte di Liliana Cavani, a Un maledetto imbroglio di Pietro Germi, rielaborazione di Quer pasticciaccio brutto de via Merulana di Carlo Emilio Gadda. E a quello storico con il risorgimentale Nell’anno del Signore di Luigi Magni. Fu Paolina Bonaparte in Austerlitz e Claretta Petacci in Claretta di Pasquale Squitieri.
Il successo all’estero e i premi
Fu apprezzatissima anche all’estero. Oltre a Herzog, il maestro del cinema portoghese Manoel de Oliveira. A Hollywood con Abel Gance, Blake Edwards e lavorò al fianco di star come John Wayne, Sean Connery, Orson Welles, Anthony Quinn, Burt Lancaster. Per quel che vale, ma vale molto a LA, nel 2011, il quotidiano statunitense «Los Angeles Times» l’ha nominata tra le 50 donne più belle della storia del cinema di tutti i tempi. Ha girato più di 150 film, vinto cinque David di Donatello, cinque Nastri d’argento, un Globo d’oro, oltre al Leone d’oro alla carriera conferitole alla Mostra del cinema di Venezia nel 1993 e il David, anch’esso alla carriera, del 1997.
La vita privata e la filantropia
Nel 1966 si sposò con Franco Cristaldi, che adottò il figlio Patrick, nato da uno stupro. Dal 1973 iniziò una relazione con il regista napoletano Pasquale Squitieri, con cui visse fino al 2000 e da cui ebbe la figlia Claudia. Famoso negli anni Sessanta il breve flirt con Marlon Brando. Fu anche filantropa e impegnata sul fronte civile per promuovere il rispetto dei diritti umani con il sostegno di Amnesty International, soprattutto per i diritti delle donne; è stata madrina di un’associazione per la lotta contro l’Aids, sostenitrice della comunità LGBTQ+. Una Fondazione a suo nome aiuta i giovani artisti provenienti da tutto il mondo ad emergere e farsi strada nel mondo dello spettacolo, come era successo a lei.
Loading…
Fonte: Il Sole 24 Ore