
L’Arabia Saudita presenta Sports Boulevard, la «spina verde» per intrattenimento e sport
Sports Boulevard è il più esteso parco lineare al mondo, un intervento di rigenerazione urbana che è stato uno dei protagonisti del padiglione Saudi all’ultimo Mipim di Cannes. È uno dei cosiddetti mega-project in costruzione a Riyadh annunciato nel 2019 per collegare la zona Ovest con quella ad Est della città: oltre 135 km di estensione (con 170mila alberi e più di 4 milioni di mq di spazi verdi) per questa infrastruttura che interesserà una comunità di 2,2 milioni di abitanti, che abitano a 30 minuti a piedi o a 15 minuti in bicicletta.
Il progetto
Una “spina” verde pensata per offrire spazi per l’intrattenimento e lo sport (con oltre 50 discipline), oltre ad impattare in modo determinante contrastando le isole di calore e l’emissione di carbonio. Un esempio concreto di quel manifesto a sostegno della “qualità” che Fahad Al Hashem, viceministro aggiunto per lo sviluppo degli investimenti presso il ministero degli investimenti dell’Arabia Saudita (Misa), ha ribadito a Cannes in un’intervista rilasciata al Sole 24 Ore sottolineando che «la visione al 2030 richiede opere di qualità e tante infrastrutture. Vogliamo essere leader della qualità e offrire anche una lezione ad altri Paesi sui temi dell’Esg, dell’economia circolare. E su questa linea siamo pronti per coinvolgere anche investitori internazionali. Oggi l’attività economica e l’ambizione superano di gran lunga il capitale disponibile e attingendo a nuovi mercati, cerchiamo partnership con chi predilige la qualità».
Come confermato dai numerosi protocolli e impegni siglati dalla premier Giorgia Meloni nella sua missione Saudi di qualche mese fa, «oltre alle risorse economiche, alla finanza, c’è spazio per tutta la catena del valore, sviluppatori, industria, imprese e progettisti compresi», ha detto Fahad Al Hashem.
La pipeline dell’Arabia Saudita
L’Arabia Saudita è impegnata da anni nella ricerca di nuovi standard in termini di progettazione, costruzione e sostenibilità, creando opportunità di investimento per un valore di oltre 25 miliardi di dollari in materiali da costruzione e servizi. «Mentre ci prepariamo a ospitare eventi globali, tra cui Riyadh Expo 2030 e la Coppa del Mondo FIFA 2034 – ha aggiunto il viceministro Fahad Al Hashem – c’è un’opportunità unica di integrare progetti innovativi e sostenibili con la conservazione culturale. L’Arabia Saudita del futuro celebrerà il patrimonio del Paese, abbracciando al contempo tecnologie all’avanguardia e pratiche edilizie sostenibili in linea con la nostra visione a lungo termine, e le opportunità per gli investitori globali di farne parte sono infinite».
Oltre a Sports Boulevard, nella fiera di Cannes, Invest Saudi ha mostrato altre operazioni che spaziano dal New Murabba (un cubo gigante – 400 metri di lato – che ospiterà un pezzo di città nel cuore della capitale) al distretto finanziario, King Abdullah Financial District (il distretto commerciale più grande al mondo certificato Leed Platinum), oltre a raccontarsi attraverso il Ministero della Cultura piuttosto che la recente società “Smart Accommodation for Residential Complexes Company” dedicata al tema della casa (per la quale la Vision al 2030 prevede che entro i prossimi 5 anni il 70% dei sauditi abbia una casa di proprietà). Complessivamente, l’Arabia Saudita ha un piano di spesa totale per le costruzioni di 1,7 trilioni di dollari USA, mentre il Paese offre un ampio spettro di nuovi progetti, tra cui fino a 2,5 milioni di nuove case e numerosi sviluppi turistici, alberghieri e commerciali. Il mercato edile saudita, valutato in 170 miliardi di dollari nel 2024, è destinato a crescere fino a superare i 200 miliardi di dollari entro il 2030.
Fonte: Il Sole 24 Ore