L’arte contemporanea si confronta col disegno a Drawing Now Paris

L’arte contemporanea si confronta col disegno a Drawing Now Paris

Dal 26 al 30 marzo la già considerevole offerta d’arte a Parigi trova ancor più slancio per i collezionisti di arte contemporanea attenti al budget e alle competenze tecniche, grazie alla fiera Drawing Now, al Carreau du Temple nel dinamico quartiere del Marais, a pochi passo da gallerie, il Pompidou e il Museo Picasso ove è possibile visitare un’attualissima mostra sull’Arte Degenerata’, ovvero la repressione della cultura artistica nel regime nazista. Carine Tissot, la direttrice della fiera giunta alla sua 18ma edizione, ha previsto circa 20mila visitatori attirati dall’offerta ampia e diversificata che va da artisti affermati alla scoperta di nuove generazioni, con prezzi che partono da mille euro e molto raramente sfiorano 100mila euro. Un pubblico più giovane quindi di quello presente alla più tradizionale, storicizzata e concomitante fiera Salon du Dessin, con cui Drawing Now collabora in quanto complementare nel coprire il periodo del XXI secolo, anche se non mancano le presenze istituzionali e di fondazioni private.

Sono state 71 le gallerie presenti in tre sezioni: 52 nella principale, 10 negli ‘Insight’ dedicate a singoli artisti, e 9 nella categoria ‘Process’ dove vengono premiate tecniche sperimentali che innovano il concetto stesso di disegno. Quattro le gallerie Italiane presenti, di cui ben tre bolognesi, forse anche grazie alla tradizione accademica della città favorita del suo artista ed insegnante più illustre, Morandi. La grande varietà dell’offerta di opere, quasi tutte prodotte nell’ultimo quinquennio, forza una visone inevitabilmente soggettiva di questa nicchia di mercato in rapida evoluzione, con prezzi richiesti generalmente molto abbordabili (i prezzi indicati sono richieste generalmente al netto di tasse e spese).

La ricerca di nuovi Processi

La componente di ricerca più interessante della fiera resta come in passato la sezione ‘Process’, che vede la prominente presenza della bolognese CAR Gallery con un focus su Emanuele Becheri, artista figurativo che sperimenta diverse tecniche, dai pastelli a cera all’olio su carta agli inusuali Ossidi su carta, prezzati attorno ai 3-5mila euro ciascuno. Interessante il rapporto con l’artista storicizzato torinese Ettore Fico, i cui disegni sono proposti a 8-12mila euro. La galleria Taglialetella, parigina nonostante il nome, ha presentato i paesaggi di Lucas Ribeyron, opere ottenute con una tecnica di disegno che riproduce effetti simili alla stampa o agli schermi video (richieste a 600-2.000 €), ed una inusuale visione ‘dall’alto’ della Pietà Vaticana di Michelangelo a 6.800 €. I tre artisti della galleria Wagner hanno sperimentato, invece, con la tecnologia digitale, con opere che si animano online.

Christophe Person, gallerista parigino specializzato in arte africana, ha proposto le coloratissime opere geometriche di Mamadou Cissé senegalese trasferitosi in Francia nel 1978, i cui paesaggi architettonici futuristi di città ricordano Antonio Sant’Elia, con prezzi da 3.500 euro fino a 20mila per le carte più grandi e complesse. La galleria spagnola ATC da Tenerife, ha esposto l’opera dell’artista M. Lohrum i cui lavori performativi sono talora il prodotto di collaborazione anche con il pubblico (prezzi fino a 3mila euro).

Fonte: Il Sole 24 Ore