L’atleta di Fano diventerà il simbolo del G20 Cultura?

Da dicembre 2020, l’Italia detiene la presidenza del G20, il foro internazionale che riunisce le principali economie del mondo. Nel 2021, nel corso dell’anno di presidenza italiana, si terranno numerosi incontri istituzionali tra cui una serie di riunioni ministeriali e tecniche dedicate alla cultura e al traffico internazionale dei beni d’arte. Non è la prima volta che questo accade, nel 2017, l’Italia aveva ospitato a Firenze, il primo «G7 Cultura» della storia dei G7. Il primo gruppo di lavoro per la cultura si è già riunito tra il 22 e 23 febbraio 2021. I prossimi appuntamenti (virtuali e non) sono previsti per:

L’Atleta Vittorioso

Rinvenuto nel 1964 al largo della costa marchigiana da pescatori di Fano, l‘Atleta Vittorioso o Atleta di Fano sarebbe passato di mano in mano, da una famiglia di imprenditori di Gubbio al consorzio Artemis del mercante Herzer Heinz, sino a riaffiorare nelle sale del Getty Museum di Malibù nel 1977. Il museo avrebbe acquistato la statua per quasi 4 milioni di dollari strappandola al concorrente Metropolitan Museum . La stima attuale è di 16 milioni di dollari. La statua ha un’altezza (misurata dal capo al polpaccio, visto che i piedi non sono presenti) di 151,5 cm, di 70 cm larghezza e in profondità 28 cm. Dopo varie parentesi processuali, cominciate negli anni 60, nel 2007, il caso era stato riaperto davanti alla giustizia pesarese.

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In attesa dell’esecuzione della sentenza

L’8 giugno 2018, il giudice dell’esecuzione del Tribunale di Pesaro, Giacomo Gasparini, aveva rigettato l’opposizione dei legali del Getty Museum e convalidato la confisca della statua dell’Atleta Vittorioso, attribuita allo scultore greco Lisippo. Il 30 novembre 2018, quando l’ordinanza del GIP pesarese è stata confermata dalla Corte di Cassazione, si è aperta la fase dell’esecuzione internazionale della sentenza definitiva.

L’appello del sindaco di Fano

Nella lettera firmata dal sindaco di Fano, Massimo Seri, il primo cittadino della cittadina marchigiana scrive al Presidente del Consiglio, Mario Draghi, e al Ministro della Cultura, Dario Franceschini chiedendo di rendere l’Atleta di Fano la bandiera di questo G20. «Sono passati ormai più di due anni dalla sentenza con la quale la Corte di Cassazione…ha stabilito in via definitiva che l’Atleta di Fano è di proprietà dello stato italiano». Seri propone che l’Atleta di Fano diventi «la bandiera» del meeting del 9 aprile dedicato al traffico illecito dei beni culturali. Secondo Seri, per il patrimonio che possiede, l’Italia potrebbe «dettare le regole» della tutela dei beni culturali e, sempre secondo il primo cittadino di Fano: «il G20 sarà un’occasione per fare passi avanti in questa direzione», ossia verso la leadership italiana in questo settore.

La recente posizione del MiC

L’appello per l’Atleta di Fano si scontra con le parole della rappresentante del Ministero della Cultura. Lo scorso ottobre 2020, Lorenza Bonaccorsi, al tempo sottosegretaria del Ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, in risposta alle interrogazioni della senatrice Margherita Corrado del Movimento5Stelle relative alla richiesta di restituzione dell‘elmo di bronzo da parata del IV sec a.C., ora al Getty Museum di Malibù in California, e della Vittoria Alata con cornucopia e Apollo Sauroctono del Cleveland Museum of Art in Ohio, aveva dichiarato: «le rivendicazioni non possono essere massive né occasionali». Poi con l’esterofilia che ha contraddistinto il ministero Franceschini aggiungeva: «Privare simultaneamente i musei esteri di quei reperti non porterebbe alcun vantaggio culturale e non consentirebbe di provvedere adeguatamente non solo alla loro valorizzazione, ma addirittura alla conservazione degli oggetti». Sarà questo G20 l’occasione per il MiC per rivedere posizioni contraddittorie?

Fonte: Il Sole 24 Ore