Lavazza compra le macchinette del caffè: opa su Ivs

«La struttura dell’operazione nel caso in cui, a partire dal 2027, venissero esercitate le opzioni previste dagli accordi consentirebbe al Gruppo Lavazza di rafforzare la propria capacità di misurarsi con gli altri grandi player del caffè a livello internazionale, grazie a una dimensione sempre più di rilievo, anche nel canale strategico del Vending, strutturandosi in modo ancora più solido per competere nel complesso scenario macroeconomico attuale – ha commentato Antonio Baravalle, ceo del Gruppo Lavazza –; con questa operazione Ecs avrà la possibilità di proseguire il suo percorso di crescita nel settore del Vending, in coerenza con l’obiettivo di rafforzare i diversi canali in cui operiamo a vari livelli. L’adozione di tecnologie e strategie di omnicanalità da parte del Gruppo Lavazza, inoltre, consentirebbe di implementare il presidio del canale, facilitando l’accesso diretto al consumatore. Ecs, e con essa il Gruppo Lavazza, potranno diventare sempre più un punto di riferimento globale in un settore molto frammentato come quello del Vending, un canale sempre più strategico che continueremo a presidiare con i nostri prodotti».

Tra i patti firmati ieri è stato sottoscritto, in particolare, un accordo di investimento tra Ecs, Torino 1895 Investimenti (società controllata da Finlav che, a sua volta, controlla Luigi Lavazza spa), Ivsp e Grey. Questa intesa è finalizzata a disciplinare la promozione da parte di Grey dell’Opa, volta ad acquisire massime 25.842.024 azioni di Ivs, rappresentative del 28,36% del capitale sociale (incluse 10.702.112 azioni pari all’11,74% del capitale sociale di Ivs, che Ivsp si è impegnata a portare in adesione all’Offerta). Inoltre, subordinatamente al positivo completamento dell’Offerta, l’accordo disciplina l’impegno di Ivsp a conferire a Grey le rimanenti complessive 46.243.640 azioni Ivsg, pari al 50,75% del capitale sociale, nonché l’impegno di Torino 1895 ed Ecs a trasferire a Grey le 18.588.139 azioni Ivsg di proprietà di Torino 1895, pari al 20,4% del capitale sociale di Ivsg.

Pertanto, in caso di esito positivo dell’Opa, Ivsp verrebbe a detenere una partecipazione almeno pari al 51% del capitale sociale di Grey e, indirettamente, di Ivsg, Ecs verrebbe a detenere una partecipazione compresa tra il 39% e il 49% del capitale sociale di Grey e, indirettamente, di Ivsg, mentre Torino 1895 si troverebbe a non detenere più alcuna partecipazione, diretta o indiretta, in Ivsg.

L’accordo ha previsto anche la firma di un patto parasociale tra Ecs e Ivsp, con la partecipazione anche di Grey, volto a definire la disciplina della governance e dei trasferimenti delle azioni di Grey e di Ivsg, subordinatamente al positivo completamento dell’Offerta. Previsto infine un contratto di opzioni reciproche tra Ecs e Ivsp, subordinato al positivo completamento dell’Offerta, che prevede opzioni di acquisto (opzioni call) di Ecs e opzioni di vendita (opzioni put) di Ivsp sulle azioni detenute da Ivsp ad esito dell’Offerta in Grey (ovvero nella società risultante dalla eventuale fusione di Ivsg e Grey). Le opzioni call e put saranno esercitabili dopo l’approvazione del bilancio consolidato di Ivsg al 31 dicembre 2026 (e quindi a partire dal 2027 e fino al 2034).

«Per la variegata e numerosa compagine azionaria di Ivsp, costituita da oltre 50 azionisti che rappresentano più generazioni del settore del Vending – ha detto Paolo Covre, Presidente di Ivs Partecipazioni – l’operazione con il Gruppo Lavazza è coerente con l’approccio industriale e non finanziario tipico di un gruppo di imprenditori, pur consentendo di liquidare, a valori giudicati interessanti, anche una quota di minoranza della propria unica controllata».

Fonte: Il Sole 24 Ore