
Lavoratori extra Ue, si allargano le vie alternative ai click day
Non è comunque un traguardo vicino: il divario numerico fra gli ingressi previsti dalle quote e quelli extraquota è molto elevato e il sistema dei clik day continuerà quindi rimanere la via primaria ancora per diverso tempo.
I canali extra quota
Un altro canale extraquota potrebbe essere quello dei profili più ricercati e «ad alta tensione lavorativa» che , secondo Mantovano, potrebbe diventare complementare a quello della formazione all’estero.
Di certo, invece, il decreto flussi 2026-2028 elimina i limiti numerici per assistenza a disabili e grandi anziani (over 80). Per il 2025 il decreto legge 145/2024 aveva previsto 10mila ingressi aggiuntivi, non ancora esauriti: al 18 giugno le domande erano 1311 ( il 13%). «È positivo che sia diventata una misura strutturale e che sia stato eliminato il limite numerico – dice Andrea Zini, presidente di Assindatcolf –. Ma il click day va cancellato anche per le altre domande: per le famiglie è impossibile programmare il fabbisogno di lavoratori. Sarebbe utile anche rilasciare a chi ha seguito corsi di formazione nel proprio Paese un permesso di soggiorno temporaneo per ricerca di lavoro vincolato all’attività in cui si sono formati».
Dal 2025 è stata esclusa dalle quote anche la conversione dei permessi di soggiorno per lavoro stagionale in permessi per lavoro non stagionale. Il decreto flussi indica inoltre la possibilità di eliminare le quote per i cittadini di Paesi con cui l’Italia ha accordi sui rimpatri e conferma l’esenzione per la conversione dei permessi di studio in permessi di lavoro.
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Fonte: Il Sole 24 Ore