Lavoro, alloggi e ristorazione trainano le assunzioni: boom di contratti stagionali
Il contratto a tempo determinato continua ad essere la tipologia preferita dalle imprese per assumere anche nel primo semestre 2025. Ma per le nuove attivazioni c’è una sorpresa: gli stagionali superano i rapporti di lavoro a tempo indeterminato. A trainare il mercato del lavoro sono alloggi e ristorazione, terziario professionale, costruzioni e commercio.
Assunzioni in calo ad eccezione del lavoro stagionale ed intermittente
Guardando i dati dell’osservatorio sul mercato del lavoro dell’Inps, emerge che le assunzioni del primo semestre, hanno superato 4,2 milioni, ma sono in calo del 2,6% rispetto al primo semestre 2024: la flessione ha interessato tutte le tipologie ad eccezione dei contratti di lavoro stagionale ed intermittente – le tipologie meno tutelate – che sono cresciute. La modalità più usata dalle aziende per assumere nel primo semestre resta quella dei contratti a tempo determinato che sono 1,8 milioni (-2,9%), la novità è rappresentata dall’exploit dei rapporti di lavoro stagionali con le nuove attivazioni che sono oltre quota 680mila (+1%) ed hanno superato i nuovi rapporti a tempo indeterminato, fermi poco sopra quota 666mila (-6,2%), seguono 473mila nuove attivazioni in somministrazione (-4,2%) e 439mila assunzioni con contratto intermittente (+3,6%), infine le assunzioni in apprendistato continuano a calare attestandosi a quota 148mila (-8,3%).
Va detto, tuttavia, che le trasformazioni a tempo indeterminato nello stesso arco temporale sono aumentate raggiungendo quota 465mila (di queste 405mila sono stabilizzazioni dei contratti a tempo determinato, in crescita del 5% sul 2024). Tra assunzioni e stabilizzazioni il confronto con il primo semestre 2024 registra comunque un segno negativo, fermandosi a quota 4,7 milioni rapporti di lavoro (-1,8%). In calo anche le cessazioni nel primo semestre del 2025: sono state 3,3 milioni (-2,9% sul primo semestre 2024).
Saldo annualizzato positivo, calano apprendistato e rapporti di lavoro a termine
A giugno il saldo annualizzato – differenza tra i flussi di assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi – è positivo per 352mila posizioni di lavoro nel privato (era +358mila a maggio). I contratti a tempo indeterminato pesano per oltre il 92% su questa variazione tendenziale con un saldo di +325mila rapporti di lavoro, un contributo positivo arriva dai rapporti di lavoro intermittenti (+29mila), stagionali (+15mila) e in somministrazione (+6mila), mentre calano i rapporti di lavoro in apprendistato (-11mila) e a tempo determinato (-12mila). Guardando più nel dettaglio le variazioni delle posizioni di lavoro per settore, tra il primo semestre 2024 e 2025 spiccano alloggi e ristorazione con +68mila, segue terziario professionale (produzione di software, consulenza informatica e attività connesse) che sfiora +68mila rapporti di lavoro attivati, costruzioni (+59mila) e commercio (+50mila).
Solo l’8% delle assunzioni ha beneficiato di incentivi
Nei primi sei mesi del 2025 le attivazioni di rapporti di lavoro incentivati – comprendenti sia nuove assunzioni che le variazioni contrattuali – registrano una crescita del +24% rispetto allo stesso periodo del 2024, se si esclude la misura Decontribuzione Sud (non più valida per le nuove attivazioni avvenute dal 1° luglio 2024), altrimenti la diminuzione sarebbe del 68,3%. Crescono le attivazioni con esonero contributivo per l’assunzione di giovani (+58,1%) e le Altre misure come l’esonero contributivo totale per l’inserimento di soggetti svantaggiati o l’incentivo per l’assunzione di disabili (+7%), mentre per l’incentivo donne si registra una flessione (-1,6%).
Fonte: Il Sole 24 Ore