
Lavoro e inclusione: “Progetto Integra”, la risposta al mismatch occupazionale
In un mercato del lavoro sempre più frammentato, convivono due realtà che sembrano difficili da conciliare: da un lato, imprese che non riescono a trovare lavoratori qualificati, dall’altro, centinaia di persone in cerca di un impiego, spesso escluse dai tradizionali percorsi di inserimento. Per contribuire ad avvicinare questi due mondi, Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e Formaper realizzano un progetto concreto per facilitare l’accesso al lavoro e, al tempo stesso, offrire un supporto alle imprese del territorio.
Con questa premessa nel 2024 ha preso il via Integra, un progetto multisettoriale e multistakeholder, per la formazione e l’orientamento di persone immigrate in settori chiave come ristorazione, logistica, edilizia, artigianato e manifattura, per rispondere a una crescente necessità delle imprese locali, sempre più alla ricerca di personale qualificato, e contemporaneamente garantire ai partecipanti del progetto un accesso a occupazioni con condizioni lavorative vantaggiose.
Un progetto innovativo e inclusivo, costruito grazie al contributo di una rete di soggetti pubblici e privati: quattro enti del Terzo Settore, Farsi Prossimo, Progetto ARCA, Soleterre e AVSI, otto associazioni di categoria e le loro scuole di formazione, tra cui Alsea, APA Confartigianato Imprese, Assimpredil Ance, Assolavoro, Assolombarda, CdO Milano, Unione Confcommercio, Unione Artigiani e ANOLF Milano e Lombardia.
«La nostra ambizione è accompagnare le imprese nel rafforzamento della loro competitività, attraverso servizi innovativi e strumenti capaci di supportarne la crescita e l’adattamento ai nuovi scenari», dichiara Elena Vasco, Segretario Generale della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi. «In questo quadro, investire nella formazione professionale di lavoratori e lavoratrici straniere si è rivelato strategico, perché ha consentito alle imprese di rispondere con maggiore tempestività alla domanda di competenze, e al tempo stesso ha avuto risvolti positivi sul fronte sociale, tramite percorsi di integrazione lavorativa concreti e sostenibili».
Nell’intera area metropolitana di Milano e nelle province di Monza Brianza e Lodi, l’offerta di lavoro è infatti molto elevata non solo nei settori della ricettività, adesso in grande crescita grazie all’incremento dei flussi turistici, ma anche nell’edilizia, nella logistica, nella manifattura e nelle professioni artigiane, in cui è sempre più difficile trovare i candidati idonei ad assicurare la sopravvivenza stessa delle imprese.
Secondo il rapporto del Sistema Informativo Excelsior, nei prossimi cinque anni il fabbisogno di lavoratori immigrati da parte delle imprese su tutto il territorio italiano potrebbe raggiungere le 640mila unità, pari al 21,3% del fabbisogno complessivo nazionale, distribuito in particolare nei settori dell’agricoltura (35%) e industria (28%), mentre a livello di filiera saranno particolarmente rilevanti il comparto moda (45,7%), la mobilità e logistica (33%), l’agroalimentare (32,1%), il legno-arredo (29,9%), le costruzioni e infrastrutture (29,4%), il commercio e turismo (19,3%). Tutti ambiti economici che rappresentano molte delle principali vocazioni produttive del tessuto imprenditoriale delle province di Milano, Monza Brianza e Lodi.
Nel primo anno sperimentale del progetto sono stati raggiunti risultati concreti. Ai 12 corsi di formazione hanno preso parte 154 persone immigrate, di cui 132 richiedenti asilo, con età media 30 anni, provenienti da Africa (67%), Asia (13%), Europa dell’Est (10%) e Sud America (10%). Dei 104 avviati al matching, 74 sono stati inseriti in contesti lavorativi. I profili professionali formati includono aiuto cuoco, operatore logistico, muratore, attrezzista meccanico, operatore sala bar, operatore di sartoria e aiuto meccanico. Completano l’offerta due corsi di lingua italiana per il lavoro, pensati per favorire l’inclusione anche di chi ha ancora competenze linguistiche limitate.
«Questi risultati ci incoraggiano ad andare avanti potenziando Integra, sia aumentando il numero di corsi sia ampliando il numero dei partecipanti» prosegue Elena Vasco. «Vogliamo rafforzare anche la nostra offerta di corsi di italiano, per fornire un livello di conoscenza della nostra lingua che sia propedeutico all’inserimento lavorativo».
Integra rappresenta oggi un modello efficace di formazione, inclusione e sviluppo per il territorio, in grado di generare valore per le persone e per le imprese. L’obiettivo ambizioso del 2025 è, quindi, coinvolgere 250 nuovi partecipanti. Di questi, 200 saranno inseriti in corsi professionalizzanti, mentre altri 50 seguiranno percorsi di lingua, con l’obiettivo di raggiungere un livello B1 di italiano funzionale all’ingresso nei laboratori tecnici. In totale, saranno attivati 18 corsi: 15 laboratoriali e 3 linguistici, integrati da moduli trasversali su soft skills, orientamento al lavoro, redazione del CV e simulazioni di colloqui.
Fonte: Il Sole 24 Ore