
Lavoro extra Ue, fuori dalle quote gli assistenti a disabili e grandi anziani
Mentre si attendono i pareri delle commissioni parlamentari competenti per approvare in via definitiva il Dpcm con la programmazione 2026-2028 degli ingressi in Italia di lavoratori stranieri, atterrerà oggi sul tavolo del Consiglio dei ministri un nuovo decreto legge Flussi.
Con il provvedimento diventa strutturale il meccanismo delle domande precompilate che era stato previsto per il 2025 dal Dl 145/2024, con un massimo di tre richieste di nulla osta al lavoro subordinato per ogni datore (e nessun limite, invece, per le istanze trasmesse attraverso le organizzazioni datoriali). Un’innovazione cara all’Esecutivo, voluta per anticipare la fase dei controlli e stanare truffe e abusi.
Per gli ingressi relativi al 2026 (quantificati nel Dpcm varato in via preliminare a fine giugno in 164.850 e destinati a salire a 165.850 per il 2027 e a 166.850 per il 2028, suddivisi tra 230.550 subordinati non stagionali e autonomi e 267mila stagionali) la volontà dell’Esecutivo è completare il quadro normativo entro metà settembre, con il disco verde finale anche al Dpcm esaminato in via preliminare a fine giugno, per poter partire dal 1° ottobre con la precompilazione delle domande sul portale Ali del ministero dell’Interno. Anche se fonti governative ritengono possibile lo slittamento di qualche giorno. Il primo click day in programma, salvo modifiche, dovrebbe essere il 12 gennaio per gli stagionali agricoli.
Lo stesso Dl sancisce la strutturalità degli ingressi fuori quota per badanti e assistenti a grandi anziani e disabili gravi, senza limiti numerici. Anche in questo caso viene confermato ciò che è stato sperimentato quest’anno grazie al decreto 145/2024, eliminando il tetto di 10mila ingressi.
Messo a punto tra Palazzo Chigi, ministero del Lavoro e Viminale, il testo punta dunque a consolidare le principali novità introdotte lo scorso anno dal Governo. L’obiettivo macro è quello ribadito dal sottosegretario Alfredo Mantovano nell’audizione in Parlamento del 29 luglio: riformare gradualmente il sistema delle quote e potenziare gli ingressi fuori quota per arrivare, in futuro, al superamento del click day a favore di un sistema di prenotazione aperto tutto l’anno che consenta di corrispondere ai reali fabbisogni rispetto alle disponibilità, come invocano tanto le organizzazioni datoriali quanto le Regioni, da ultimo nel parere sul Dpcm datato 30 luglio.
Fonte: Il Sole 24 Ore