
Lavoro femminile e Piano Mattei contro l’inverno demografico
Ognuno si adegua alle rivoluzioni con tempi differenti. L’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella pubblica amministrazione è a macchia di leopardo e, in particolare, quando parliamo di procedure normative entriamo in un altro mondo per il quale non so dire in quanto tempo ci sarà un cambio di passo. Però è evidente che noi consulenti non possiamo scegliere se utilizzare o no l’intelligenza artificiale, ma siamo obbligati per non rimanere indietro. Ognuno deve aggiornarsi per non venir sostituito da chi la saprà utilizzare meglio.
La vostra categoria è contraria al salario minimo per legge, in favore della contrattazione collettiva la quale, però, non sempre funziona. Si veda l’individuazione delle causali per i contratti a termine o il fatto che in alcuni casi la retribuzione minima l’hanno fissata i giudici. A un certo momento non sarà necessario intervenire?
La nostra contrattazione collettiva, per quanto non adeguatamente considerata nel nostro Paese, è la migliore che ci sia al mondo e copre il 93% dei rapporti di lavoro, tant’è che in base alla direttiva europea non abbiamo un obbligo di fissare per legge il salario minimo. La questione dei contratti a termine non si pone perché quando il 90% dei nuovi contratti sono a tempo indeterminato non c’è un problema di numeri. Però se fissi una soglia minima a 9 euro all’ora si verifica un effetto rimbalzo sui livelli retributivi superiori e di sicuro si ha un aumento dei costi a fronte dei quali è tutto da dimostrare che aumenti la produttività. La perdita del potere d’acquisto c’è stata, è innegabile; ma per compensarla è meglio incentivare nella contrattazione, in aggiunta alla componente fissa, istituti che agganciano l’aumento della retribuzione al miglioramento del rendimento aziendale. In questo modo ci guadagnerebbero tutti.
Quali i risultati del Festival da un punto di vista numerico?
Abbiamo avuto circa 5.500 partecipanti e 13.400 presenze complessive nei tre giorni. Nelle undici aule in cui gli eventi si sono svolti in contemporanea si sono susseguiti 230 relatori. Ma la soddisfazione deriva, oltre che dai numeri in sé, dal fatto che essi rappresentano un evento pienamente riuscito anche dal punto di vista dell’attenzione del mondo politico. Noi teniamo all’equidistanza e, in sedici edizioni con Governi composti da partiti differenti, abbiamo dialogato con tutti, opposizioni incluse. Quest’anno l’attenzione ricevuta dai rappresentanti del mondo politico, in termini numerici, è stata molto elevata. E corrisponde agli interventi, in presenza o a distanza, dei due vicepremier e di altri otto ministri, nonché del vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Raffaele Fitto. A questi vanno aggiunti autorevolissimi rappresentanti dell’attuale opposizione e la presenza dei vertici di tutti i principali enti pubblici di riferimento del Paese.
Fonte: Il Sole 24 Ore