L’avventura del polittico farà crescere la ricerca

Il 19 marzo è stata una giornata di grande festa al Museo Poldi Pezzoli di Milano che ha visto una straordinaria partecipazione della città alla inaugurazione di una mostra senza dubbio storica: il ricongiungimento degli otto scomparti superstiti del polittico che Piero della Francesca dipinse per la chiesa degli Eremitani di Sant’Agostino a Borgo San Sepolcro tra il 1454 e il 1469, smembrato dopo soli cent’anni dalla sua realizzazione. Una “riunione” unica e irripetibile che è stata possibile grazie alla collaborazione, al dialogo e alle relazioni con i musei prestatori europei e internazionali.

In passato si era già provato a riunire il polittico: lo stesso Museo Poldi Pezzoli nel 1996, la Frick Collection nel 2013 e il Museo dell’Hermitage nel 2018. Ma, non ottenendo tutti i prestiti necessari, fu possibile certamente far progredire gli studi ma sempre offrendo al pubblico una ricostruzione solo “virtuale” dell’opera.

L’idea della mostra di Milano è nata a New York la primavera scorsa: la Frick Collection, che possiede quattro degli otto pannelli, trovandosi temporaneamente chiusa da marzo a ottobre per ristrutturazione, su mia richiesta si è detta generosamente disponibile al prestito. E grazie a Xavier Salomon, vicedirettore del museo, è stato possibile dare avvio a questa emozionante avventura. Il 31 maggio 2023 la Frick Collection ha confermato il prestito delle quattro tavole di Piero, mai uscite dal museo, e tale decisione ha attivato la corsa al coinvolgimento degli altri musei proprietari delle altre parti superstiti: tutti hanno aderito al progetto!

Un lavoro di squadra straordinario coordinato dai due curatori: Machtelt Brüggen Israëls, docente dell’Università di Amsterdam, e Nathaniel Silver, vicedirettore dell’Isabella Stewart Gardner di Boston, studiosi pierfrancescani di livello internazionale che, inizialmente increduli vista la difficoltà dell’operazione, con vivissimo entusiasmo hanno accettato l’incarico e ci hanno guidati fino a qui.

La riunione degli otto pannelli del polittico è una occasione unica e irripetibile soprattutto ai fini della ricerca scientifica perché ha dato il via a una serie di approfondimenti che, grazie alle indagini diagnostiche, hanno dato risposte alle domande e risolto alcuni misteri che hanno avvolto questa affascinante e grandiosa ancona per secoli. È stato infatti possibile indagare alcuni aspetti importanti della storia del polittico, della tecnica pittorica di Piero, dei materiali utilizzati, della carpenteria lignea e della scena che occupava il pannello centrale, purtroppo mai rinvenuto. In particolare, grazie alla Fondazione Bracco (main partner della mostra) e all’Università Bicocca, sono state effettuate indagini diagnostiche d’avanguardia sulla tavola del San Nicola da Tolentino del Poldi Pezzoli: una bellissima esperienza di lavoro condotta in situ che ha coinvolto i ricercatori universitari, il team del museo e i due curatori della mostra.

Fonte: Il Sole 24 Ore