
le banche contribuiranno alla manovra, niente pizzicotti
«Tutti dovranno fare la loro parte. Dei soggetti economici che, lo scorso anno hanno guadagnato 46 miliardi di euro, un contributo alla crescita del Paese e alle famiglie lo possono dare». Così il vicepremier Matteo Salvini, intervenuto al Meeting di Rimini, a chi gli chiedeva del “pizzicotto” di Giorgetti alle banche e del possibile contributo degli istituti di credito. Un contributo che può arrivare anche in questa manovra finanziaria? «Certo» ribatte il leader del Carroccio.
Il “pizzicotto” di Giorgetti
All’orizzonte non sembra previsto alcun incontro tra governo e Abi dopo l’uscita sul “pizzicotto” che Giorgetti vorrebbe dare agli istituti di credito, che si sono avvantaggiati del calo dello spread e ora dovrebbero tradurre quei benefici in aiuti alle famiglie. Le norme per il prossimo anno già esistono e durano due anni. La legge di bilancio 2025 prevede infatti il congelamento della deduzione delle Dta per i periodi d’imposta 2025 e 2026. Le banche, nei due anni, non potranno abbattere l’imponibile di periodo con le Dta e dovranno pagare più tasse. Gli importi, tuttavia, verranno recuperati nei tre o quattro anni successivi. In altri termini, a fronte delle maggiori tasse dovute nel 2025 e 2026 pagheranno meno tasse fra il 2027 e il 2030
Lo stop di Tajani: nessun blitz
L’uscita di Giorgetti non è piaciuta per niente a Forza Italia. “Nessun blitz” ha avvertito Antonio Tajani, memore degli interventi sugli extraprofitti che hanno reso incandescente anche in passato il dibattito estivo sulla legge di Bilancio. Ancora non c’è stato un confronto di coalizione sulle misure, e non se ne parlerà probabilmente prima di settembre. Ma i partiti di maggioranza, e i vari ministeri, si stanno già attrezzando per mettere in fila i desiderata. Se necessario, pure i veti. E le banche restano materia incandescente.
I dubbi di Foti
Un conto sono gli annunci, altro «le azioni, vedremo se ce ne saranno», ha detto caustico da Fratelli d’Italia il ministro Tommaso Foti, come Tajani ospite del Meeting di Rimini. Oggi nel suo intervento a Rimini Giorgia Meloni non ha menzionato il capitolo banche. Il vicepremier invece è stato tranchant: «Un paese come il nostro non può fare a meno di un sistema bancario forte», quindi «niente pizzicotti», con gli istituti di credito semmai bisogna «parlare». Evitare di dare loro “la caccia” perché significherebbe «dare la caccia al sistema industriale e imprenditoriale italiano». Bisogna insomma «evitare operazioni strane», contro cui gli azzurri sono già pronti a schierarsi, come già avvenuto
Fonte: Il Sole 24 Ore