Le Borse europee chiudono sui massimi di giornata, Milano +1%. Petroliferi in prima fila

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Chiusura vicino ai massimi di giornata per le Borse europee che hanno preso con decisione la via del rialzo insieme a Wall Street, dopo una mattinata incerta e con il recupero del prezzo del petrolio dopo lo scivolone della vigilia. I riflettori restano puntati sulle banche centrali e sulla tenuta dell’economia, dopo che l’Ocse ha anticipato una contrazione a fine 2022 per l’Italia, seguita da una lieve ripresa nel 2023, ma ha escluso una recessione globale per il prossimo anno. Sul fronte Bce, in attesa dei verbali dell’ultima riunione, il capo economista Lane ha aperto a un rialzo di 50 punti base e non di 75. Segno più sul finale per il CAC 40 di Parigi, il DAX 40 di Francoforte, il FT-SE 100 di Londra, l’IBEX 35 di Madrid, l’AEX di Asmterdam. Fa meglio il FTSE MIB di Milano, sostenuto dai titoli del comparto petrolifero e con gli investitori che guardano anche alla manovra da 35 miliardi annunciata dal Governo Meloni. Il listino milanese viene da un periodo di consistenti rialzi: dal 12 ottobre al 15 novembre, ha registrato una volata pari al 20%, riducendo notevolmente le perdite da inizio anno, che si aggirano attorno al 9%.

A livello internazionale, inoltre, destano preoccupazione le eventuali nuove chiusure che potrebbe annunciare la Cina, perseguendo la politica di zero-Covid, dopo il rialzo dei casi da coronavirus degli ultimi giorni, oltre che i tre decessi registrati, i primi negli ultimi sei mesi. La prospettiva di un giro di vite dei lockdown – e quindi di un rallentamento dell’economia – alimenta preoccupazioni sulla domanda, anche di energia.

Wall Street positiva, attesa per i verbali Fed

Si muove in rialzo anche Wall Street, in attesa dei verbali Fed, dopo una seduta in calo e nella settimana del Ringraziamento, già segnata da un basso volume di scambi. Gli investitori stanno soppesando le ultime dichiarazioni dei membri della Federal Reserve che, pur sottolineando che c’è ancora molta strada da fare per contrastare l’inflazione, hanno aperto a un possibile rallentamento dei rialzi dei tassi.

«Il ciclo di rialzo si avvicina alla fine o perlomeno ad una pausa in quanto i tassi sono arrivati, soprattutto negli Stati Uniti, a un livello già ampiamente restrittivo», commenta Luigi Nardella di Ceresio Investors. «Tuttavia – aggiunge – per quanto tempo i tassi rimarranno elevati e quando le banche centrali inizieranno a ridurli dipenderà dall’inflazione e dall’intensità del rallentamento economico; l’evoluzione di entrambe le variabili macroeconomiche rimane altamente incerta».

A Milano occhi su Enel, scattano i petroliferi

A Piazza Affari, tra i titoli, sotto i riflettori Enel che ha presentato il nuovo piano al 2025 che prevede dismissioni di asset per 21 miliardi di euro. In evidenza i petroliferi: Tenaris, Saipem ed Eni sono tra le migliori, con il prezzo del petrolio che è tornato a stabilizzarsi sui recuperi della vigilia dopo lo scivolone registrato sui timori di un ulteriore rallentamento dell’economia e le indiscrezioni – poi smentite – di un aumento della produzione da parte dei paesi Opec nella riunione di dicembre.

Fonte: Il Sole 24 Ore