Le Borse puntano sulla Fed “colomba”, Milano chiude a +0,5% al traino di Tim e Generali
Wall Street in rialzo dopo i dati, oggi audizione del candidato alla Fed
In rialzo gli indici a Wall Street dopo la diffusione dei nuovi dati sull’occupazione, risultati inferiori alle aspettative, e in attesa dell‘audizione al Senato dell’ultimo candidato del presidente Donald Trump alla presidenza della Federal Reserve. I numeri sull’occupazione, che fanno seguito a quelli di mercoledì sulle offerte di lavoro, entrambi inferiori alle attese, indicando un rallentamento del mercato del lavoro e spingendo gli investitori ad aumentare le loro scommesse su un taglio dei tassi di interesse alla fine del mese. Il FedWatch Tool del CME Group attualmente valuta superiore al 97% la probabilità che la Fed tagli i tassi di un quarto di punto a settembre. Ora, si attende il rapporto chiave sui salari di agosto che sarà pubblicato venerdì. Trump ha ripetutamente attaccato il presidente della Fed Jerome Powell per non aver tagliato i tassi di interesse al fine di stimolare l’economia e oggi Stephen Miran, candidato del presidente alla Fed, sarà interrogato da una commissione bancaria del Senato, mentre l’inquilino della Casa Bianca intensifica la sua campagna contro la politica monetaria della Fed.
Addio Pirelli al Ftse Mib, entra Lottomatica
A Piazza Affari tiene banco il rally di Telecom Italia , maglia rosa dopo che Blackrock ha ufficializzato la partecipazione del 5,1% nel capitale del gruppo delle tlc. Bene anche Generali premiata dal giudizio degli analisti di Morgan Stanley, Banca Mediolanum e Buzzi Unicem, mentre hanno perso terreno Leonardo – Finmeccanica e Diasorin. Pirelli & C dice addio al Ftse Mib. Dal 22 settembre la società di pneumatici lascerà il principale listino di Piazza Affari. Al suo posto, entrerà Lottomatica Group . Nella lista di riserva del listino milanese, si legge in un comunicato del Ftse Russel, ci sono ora Fincantieri , Banca Generali , la stessa Pirelli e Reply . Ancora in rialzo Stmicroelectronics , in scia al buon andamento del settore e con Citi che ha alzato il target price a 27 euro da 25, confermando il giudizio Buy.
Focus su Mediobanca, Cda boccia Opas Mps
Occhi puntati ancora sul risiko bancario a Piazza Affari dopo che mercoledì Banca Mps ha raggiunto e superato il 35% di adesioni (salendo a quota 38,5%) dell’Opas lanciata su Mediobanca , mentre il Cda ha discusso del rilancio che Rocca Salimbeni ha attuato sull’offerta (aggiungendo una componente cash di 0,9 euro per azione). Il Cda è durato poco più di un’ora: all’uscita da Piazzetta Cuccia, bocche cucite da parte dei consiglieri, ma in una nota è arrivata una nuova bocciatura dell’offerta. La decisione arriva con il voto favorevole della maggioranza dei presenti in consiglio, quello contrario di Sandro Panizza e l’astensione della vicepresidente Sabrina Pucci (entrambi eletti con la lista Delfin). Nel comunicato, si legge che il cda «anche tenendo conto dei dati di mercato più aggiornati, dei dati contabili nel frattempo pubblicati e dell’evoluzione delle stime di dati economico-patrimoniali prospettici 2025-2028 relativi a Mps», conferma «gli assunti metodologici e le conclusioni svolte» già in passato. Tradotto, il board ribadisce che l’offerta «risulta priva di razionale industriale, nonché priva di convenienza per gli azionisti di Mediobanca».
Mfe brinda al successo su Prosieben, ha il pieno controllo
Mfe-Mediaforeurope chiude la partita su Prosiebensat1 Media conquistando il 75,6% del capitale sociale e assicurandosi il pieno controllo dell’emittente tedesca. L’offerta pubblica di acquisto del Biscione si è conclusa con il conferimento di azioni pari al 41,93% del capitale sociale che, sommato alla partecipazione già detenuta, ha consentito a Mfe di raggiungere il 75,61% (corrispondente al 75,67% dei diritti di voto). Questo consente così al gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi di puntare dritto verso l’ obiettivo dichiarato da tempo: creare «un grande broadcaster europeo», in grado di competere con i big player dello streaming. Con Prosieben, oltre al mercato italiano e spagnolo, Mfe sarà presente anche in Germania, Austria e Svizzera. L’operazione del Biscione, lanciata lo scorso maggio e rilanciata a luglio con un miglioramento della componente azionaria, prevedeva per ogni titolo Prosieben un corrispettivo di 4,48 euro in contanti più 1,3 azioni ordinarie Mfe A. In totale, il deal valorizza il gruppo tedesco circa 1,8 miliardi di euro.
Euro/dollaro poco mosso, petrolio in calo
Sul mercato valutario, l’euro scivola a 1,1641 dollari da 1,1679 mercoledì in chiusura). La moneta unica vale anche 173,07 yen (da 172,82), mentre il cross dollaro/yen è 148,65 (da 147,98). Ancora in calo il prezzo del petrolio in vista del vertice Opec+ del weekend: il Wti cede lo 0,69% a 63,53 dollari al barile e il Brent scivola dello 0,83% a 67,04 dollari. In rialzo il gas naturale ad Amsterdam a 32,6 euro al megawattora (+1,4%).
Fonte: Il Sole 24 Ore