
Le Borse tornano sui livelli pre dazi (Milano +1,9%). Anche Wall Street chiude in rialzo: Dj +1,4%, Nasdaq +1,5%
Wall Street in rialzo con dati lavoro sopra stime
Viaggia in territorio positivo Wall Street con gli indici che hanno accelerato al rialzo grazie al positivo rapporto sull’occupazione di aprile. Nel dettaglio, il mese scorso, negli Stati Uniti, sono stati creati 177.000 posti di lavoro (escluso il settore agricolo) rispetto al mese precedente, mentre gli analisti attendevano un aumento di 133.000 posti. Si è trattato del 52esimo mese consecutivo con un conto positivo. Il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 4,2%, in linea con le attese. Intanto Trump è tornato ad attaccare il presidente della Fed, Jerome Powell. «La benzina sotto 1,98 dollari al gallone, il prezzo più basso in anni, i prezzi dei generi alimentari giù, l’energia giù, i tassi dei mutui giù, l’occupazione è forte e molte altre buone notizie, con miliardi di dollari che arrivano dai dazi. Siamo solo in una fase di transizione. Non c’è inflazione, la Fed dovrebbe abbassare i tassi!». ha scritto su Truth. Venendo all’azionario, in forte calo Apple nonostante i dati trimestrali sopra le attes, l’importante divisione servizi ha deluso il consensus; deboli, inoltre, i dati riguardanti la Cina. Vira in positivo Amazon nonostante una guidance debole per l’attuale trimestre.
Inflazione annuale stabile nella zona Euro ad aprile a +2,2%
Ad aprile il tasso di inflazione annuale è risultato stabile rispetto a marzo: +2,2%. Lo indica Eurostat. I servizi sono attesi avere il tasso più alto (3,9% rispetto a 3,5% a marzo) seguiti da alimentari, alcol e tabacco (3% conto 2,9%), beni industriali non energetici (0,6%, stabili) ed energia (-3,5% contro -1%). Esclusa l’energia tasso annuale in salita al 2,8% (da 2,5%); escluso anche il cibo non processato (2,7% dopo 2,5%); togliendo energia, alimenti, alcol e tabacco (2,7% dopo 2,4%). In Italia tasso stabile al 2,1% rispetto a marzo (0,9% in aprile 2024). I dati completi saranno pubblicati da Eurostat il 19 maggio.
Pmi manufatturiero in crescita in Eurozona, quarto aumento consecutivo
Nella zona euro, nel mese di aprile, l’indice Pmi manifatturiero è salito a 49 da 48,6 di marzo, al livello più alto degli ultimi 32 mesi. «Il quarto aumento consecutivo dell’indice Pmi può essere visto come un segnale che la situazione nel settore manifatturiero si sta stabilizzando. Ciò costituisce una sorpresa date le molte incertezze e shock degli ultimi mesi. Tuttavia, la situazione rimane fragile, come dimostra il fatto che l’indice principale rimane al di sotto del valore soglia di 50. L’attività industriale rimane fortemente esposta alla politica tariffaria statunitense, ma il previsto forte aumento della spesa per la difesa nell’Ue potrebbe contribuire a stabilizzare la situazione a lungo termine. Ciò è confermato dall’ottimismo del sondaggio, che è relativamente elevato se confrontato con la tendenza degli ultimi tre anni», ha commentato Cyrus de la Rubia, Chief Economist presso Hamburg Commercial Bank. Una lettura sopra 50 indica una espansione dell’attività economica, mentre una inferiore a 50 evidenzia una contrazione.
A Milano svetta Prysmian, deboli le utility
Sull’azionario a Piazza Affari Prysmian (+6,3%) chiude da prima della classe seguita Interpump (+5,19%) e Leonardo (+5,13%) Il colosso della difesa beneficia dei risultati positivi, e sopra le attese, della controllata Usa Leonardo Drs di cui possiede il 72 per cento, oltre che dei piani di riarmo europei che spingono il titolo da inizio anno con un guadagno di oltre l’80%. Chiudono in territorio positivo anche i principali titoli bancari protagonisti del risiko, con Unicredit (+3,24%) che ha trainato i guadagni, seguita da Bper (+2,47%), e Popolare di Sondrio (+2,45%); bene anche Mps (+2,2%) e Mediobanca (+1,25%). Hanno sofferto le utility con Terna tra i peggiori (-1,28%). Fuori dal paniere principale, acquisti su Danieli (+6,6%) dopo la firma del contratto con Ssab per il nuovo impianto siderurgico green per prodotti piani di Lulea in Svezia, per un valore pari a un miliardo di euro.
Euro/dollaro in rialzo, salgono anche oro e bitcoin
Sul fronte dei cambi, l’euro è in rialzo a 1,1366 dollari e vale 163,7 yen, mentre il cross dollaro/yen è a quota 143,97. In calo il petrolio con il Brent giugno sotto i 62 dollari al barile, mentre sale il gas ad Amsterdam sui 33 euro al megawattora. In rialzo l’oro a 3.260 dollari l’oncia (+1,2%) e anche il bitcoin che viaggia a 96.842 dollari (+0,3%).
Fonte: Il Sole 24 Ore