Le città italiane non sono a misura di giovani per il 57% degli italiani. Ecco perché

Le città italiane non sono a misura di giovani per il 57% degli italiani. Ecco perché

L’Italia non è un Paese per giovani. Per il 57% degli italiani la città in cui vivono non offre spazi e opportunità adeguati ai ragazzi, né luoghi che agevolino l’incontro di persone nuove e interessanti. Una percentuale che sale al 69% soltanto per chi vive in città di medie dimensioni. A rilevarlo è l’indagine “Gli italiani e il tempo libero”, realizzata da SWG per Acri, l’associazione che riunisce oltre 200 Fondazioni filantropiche in Italia, su un campione rappresentativo di italiani tra i 16 e i 75 anni.

La campagna “Germogliazioni”, da oggi 150 progetti in campo

La ricerca viene illustrata oggi a Roma, da dove l’Acri, presieduta da Giovanni Azzone, lancia l’iniziativa “Germogliazioni. Giovani primavera di comunità” in occasione della Giornata europea delle Fondazioni del 1° ottobre e presenta 150 progetti inclusivi in campo da subito in tutta Italia per offrire esperienze accessibili di cultura, sport, conoscenza, socialità e lavoro.

Le barriere alle opportunità

I dati parlano chiaro: anche laddove le occasioni per i più giovani esistono, c’è infatti un problema di accessibilità. Perché o risultano troppo costose (83%) oppure difficilmente raggiungibili (78%). Inoltre, per la maggioranza degli italiani, offrire più occasioni di crescita e socialità a bambini e ragazzi significherebbe ridurre il rischio di marginalità sociale, favorire relazioni positive e valorizzare i talenti. Un pericolo da scongiurare con interventi efficaci e pervasivi, a maggior ragione davanti alle statistiche che segnalano l’aumento dei crimini violenti, come omicidi e stupri, proprio tra i più giovani.

L’impegno delle Fondazioni contro le disuguaglianze

«Le Fondazioni intervengono nei propri territori e a livello nazionale, per esempio, con il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile – spiega Azzone – perché garantire ai giovani la possibilità di partecipare significa liberare energie, idee e innovazioni di cui l’Italia ha bisogno per crescere in maniera coesa e inclusiva». La convinzione di Acri è una: creare opportunità per i ragazzi, indipendentemente dalle condizioni sociali di partenza, significa dare piena attuazione ai principi costituzionali e contribuire alla crescita del Paese.

Fonte: Il Sole 24 Ore