
Le compagnie cinesi con bilanci in rosso, ma il traffico sopra i livelli pre-Covid
Le due principali compagnie aeree cinesi hanno ridotto le perdite del primo semestre, ma sono rimaste saldamente in rosso a causa di un eccesso di capacità che ha mantenuto basse le tariffe, come dimostrano gli ultimi risultati semestrali, confermando la fragilità della ripresa post-pandemia del settore in questa area del mondo.
La compagnia di bandiera Air China, la terza del paese con una quota di mercato dell’11% e 8,6 milioni di passeggeri trasportati a luglio 2025, ha registrato una perdita netta di 1,8 miliardi di yuan (252 milioni di dollari) per i sei mesi fino a giugno, il 35% in meno rispetto alla perdita di 2,78 miliardi di yuan dell’anno precedente.
La China Southern Airlines, con sede a Guangzhou e prima compagnia cinese con una quota di mercato del 15% e 12,3 milioni di passeggeri trasportati a luglio, ha registrato una perdita di 1,5 miliardi di yuan, il 64% in meno rispetto ai 4,21 miliardi di yuan dello stesso periodo del 2024.
La terza più importante compagnia cinese la China Eastern Airlines pubblicherà i dati venerdì.
L’estate è il periodo più profittevole per il settore del trasporto aereo, ma la tariffa media per i biglietti nazionali con data di partenza a luglio e agosto è in media pari a 788 yuan, circa 110 dollari, con un calo del 3,7% rispetto allo scorso anno e del 10,6% rispetto ai livelli del 2019, secondo il sito specializzato sull’aviazione Flight Master. La capacità internazionale è tornata al 93% rispetto ai livelli pre-COVID, ma secondo gli analisti i rendimenti rimangono bassi.
Fonte: Il Sole 24 Ore