Le insegne di supermarket e discount dove conviene fare la spesa

Le insegne di supermarket e discount dove conviene fare la spesa

Le ricette del risparmio

Come fa Eurospin ad affermarsi come l’insegna più risparmiosa? Secondo Altroconsumo una famiglia composta da quattro persone, con una spesa media annua pari a 9.276 euro secondo l’Istat, può arrivare a risparmiare fino a 3.700 euro in dodici mesi, orientandosi verso i prodotti più economici presenti sugli scaffali. Anche optando per un carrello composto esclusivamente da prodotti a marchio dell’insegna, il risparmio rimane consistente. In questo caso, è Carrefour a garantire il maggiore vantaggio economico, con una riduzione fino a 3.308 euro l’anno. Per le famiglie che adottano un approccio più flessibile, acquistando un mix di prodotti di marca, private label e articoli economici – il cosiddetto paniere della spesa mista – il risparmio dipende fortemente dal canale distributivo scelto. Fare una spesa mista presso un discount può tradursi in un risparmio annuo di 2.838 euro, scegliendo In’s Mercato, la catena più conveniente in questa categoria. Il vantaggio si riduce però sensibilmente se si acquistano gli stessi prodotti in un ipermercato o supermercato tradizionale: anche nella migliore delle ipotesi, con Famila, il risparmio si ferma a 208 euro annui. Infine, chi predilige prodotti di marca può ottenere un risparmio massimo di 506 euro l’anno, ancora una volta rivolgendosi a Famila. Tuttavia, si tratta di un risultato modesto rispetto alla variabilità dei prezzi riscontrata nel corso dell’indagine: gli articoli dei marchi più noti sono quelli che mostrano le oscillazioni di prezzo più ampie, con differenze che in alcuni casi superano il 100% tra un punto vendita e l’altro. In altre parole, lo stesso prodotto può costare il doppio a seconda del supermercato scelto.

lo scenario più rappresentativo dei comportamenti reali è quello della spesa mista. Tra ipermercati e supermercati, a confermare la leadership nella convenienza è Famila (insieme a Famila Superstore), che anche quest’anno si posiziona in vetta (indice 100). Seguono a brevissima distanza Coop (indice 101) e Conad (102). Per quanto riguarda invece la spesa mista effettuata nei discount, la prima posizione è occupata da In’s Mercato (indice 100), che si distingue per l’elevata competitività dei suoi prezzi. In assenza di un punto vendita In’s nelle vicinanze, sono valide alternative Eurospin (indice 102) e Lidl (indice 106).

Sono i discount a detenere stabilmente la leadership in termini di convenienza. A primeggiare quest’anno nella categoria dei prodotti più economici è Eurospin, che torna in vetta dopo aver perso terreno nelle ultime due edizioni dell’indagine Altroconsumo. Il secondo gradino del podio è occupato da Aldi (indice 101), mentre al terzo posto si collocano In’s Mercato e Lidl (ex aequo, indice 102). Il confronto tra discount e catene della distribuzione tradizionale evidenzia in questa categoria la forbice di prezzo più ampia: una distanza significativa che riflette la diversa strategia commerciale e il forte3orientamento al risparmio dei discount. Per trovare una catena non discount bisogna scorrere fino alla settima posizione, occupata da Ipercoop (indice 115), a testimonianza del divario che ancora persiste tra modelli distributivi diversi.

Città che vai risparmio che trovi

Sullo scontrino della spesa incide anche il territorio e Altroconsumo ha misurato i prezzi di vendita di 67 città. A ottenere il miglior posizionamento (indice 100) è l’Iper Rossetto di Marcon, in provincia di Venezia. La catena Rossetto domina stabilmente la classifica da anni: cinque dei suoi negozi rientrano nelle prime dieci posizioni. Tra le città del Veneto è Verona a distinguersi per l’alta concentrazione di negozi competitivi, con numerosi punti vendita presenti nella top 30. Al secondo posto nella classifica generale si piazza l’Iperal di Como, seguito da tre punti vendita Mega a Pordenone, Udine e Treviso. Per il Centro e Sud Italia, si segnalano rispettivamente Coop.fi di Sesto Fiorentino e un punto vendita Dok Supermercati di Taranto. In fondo alla classifica, i punti vendita con i prezzi più elevati sono un Despar di Cagliari (indice 131) e un Sigma di Bologna (indice 132).

Le città del Nord Italia si confermano le più dinamiche da un punto di vista della concorrenza. A Como, per esempio, si può risparmiare fino a 1.386 euro l’anno scegliendo il punto vendita più conveniente. Margini importanti si registrano a Roma e Bologna, dove la differenza tra l’insegna più economica e quella più costosa supera i 1.300 euro annui; a Milano il divario è leggermente inferiore, ma comunque rilevante. Scenario opposto al Sud, dove la competizione tra catene è molto più contenuta. A Napoli e Caserta, il risparmio massimo ottenibile in un anno scegliendo il punto vendita migliore si ferma addirittura al di sotto dei 50 euro. Per quanto riguarda il Centro Italia, a Firenze il risparmio potenziale può arrivare fino a 970 euro, mentre in altre città come Perugia, Arezzo, Pisa, Pescara, Latina e Prato la forbice di prezzo oscilla tra i circa 400 e i 700 euro annui. A sorpresa, il primato del risparmio va a Venezia, dove una famiglia attenta può contenere la spesa annuale entro i 6.260 euro. Bene anche Como (6.282 euro) e Verona (6.386 euro). Sul fronte opposto, Sassari si posiziona come la città meno economica, con un minimo di spesa che non scende sotto i 7.410 euro all’anno.

Fonte: Il Sole 24 Ore