
Le Mans, terza vittoria consecuitiva della Ferrari. Trionfo per la 499P guidata dal cinese Yifei Ye
Il trofeo di Le Mans per sempre nella bacheca Ferrari. Un onore che spetta a chi vince tre edizioni consecutive della 24 Ore sull’iconico circuito francese. L’impresa é riuscita, nella classe Hypercar, alla 499P numero 83 gialla del team AF Corse, condotta dal cinese Yifei Ye (pilota ufficiale del Cavallino Rampante), insieme al britannico Phil Hanson ed al polacco Robert Kubica, ex pilota di F1 e rally. E proprio quest’ultimo ha avuto il privilegio di tagliare il traguardo, dopo 387 giri. Sul podio, terza, anche la 499P n.51 di Giovinazzi-Pier Guidi-Calado. Quarta la n.50 di Fuoco-Molina-Nielsen. Seconda la Porsche Penske di Estre-Vanthoor-Campbell. La Ferrari é stata vicina alla tripletta fino a due ore dal termine, quando la Porsche n.6 le ha strappato il secondo posto. Questa terza vittoria consecutiva per la Ferrari – dopo il prestigioso successo del centenario di Le Mans nel 2023 e l’edizione del 2024 – è un trionfo che, almeno in parte, ripaga Maranello delle delusioni in F1. Ed é l’ennesimo successo firmato da Antonello Coletta, team principal della Ferrari a ruote coperte. E’ anche la rivincita sulla sfortuna di Kubica. A 40 anni raccoglie finalmente quelle gioie che il destino gli ha tolto quando sembrava una delle promesse più concrete della F1. Ma il 6 febbraio 2011 in una gara di rally la sua vita cambia per sempre.
L’impatto violentissimo contro un guardrail gli causa ferite gravissime al braccio destro. Mancavano poche settimane all’inizio del Mondiale, che avrebbe dovuto correre con la Renault. Invece é, di fatto, la fine della sua carriera. Fino alla scoperta dell’endurance. Il successo della Ferrari, il marchio più conosciuto del motorsport, contribuirà anche a consolidare la crescente attenzione sul mondiale. Abbandonato dai grandi team una quindicina di anni fa, a lungo dominato da Toyota per assenza di rivali, il WEC si è reinventato nel 2021 lanciando la categoria “Hypercars”. Prototipi avvenieristici, ma con un budget più accessibile per i grandi costruttori rispetto alle vecchie LMP1, e regolamenti – a volte controversi – pensati per promuovere lo spettacolo: un “balance of performance” che permette agli organizzatori di bilanciare le prestazioni delle auto, imponendo handicap di peso e/o potenza alle più veloci. Il format è piaciuto, tanto che quest’anno a Le Mans erano presenti 21 “Hypercar”, in rappresentanza di otto marchi prestigiosi. Questo campionato ha anche restituito nobiltà alla 24 Ore di Le Mans, dopo edizioni a volte poco combattute sotto l’“era Toyota”. Oggi, per la prima volta nella storia, i primi quattro classificati sono stati separati al traguardo da meno di 30 secondi.
“Oggi è una grande vittoria della Ferrari, di tutti quelli che vi lavorano, di tutte le sue anime. La Ferrari ha vinto lavorando insieme, dimostrando come l’unione porti a risultati straordinari. Le Mans è un momento speciale per chi ama l’automobilismo, e ciò che è stato fatto ha dell’eroico”. Così John Elkann, presidente di Ferrari, ha commentato la terza vittoria di fila alla 24 Ore di Le Mans, conquistando la 93esima edizione della corsa endurance francese con la 499P numero 83. “Negli ultimi tre anni, tre auto diverse e nove piloti hanno dimostrato cosa significhi il gioco di squadra. Ringrazio tutti in Ferrari: vincere tre volte di seguito Le Mans è un traguardo storico che ci rende orgogliosi e onora il nostro fondatore Enzo Ferrari”, ha aggiunto.
Fonte: Il Sole 24 Ore