Le nuove fascette anticontraffazione con il tricolore al debutto sulle bottiglie di Prosecco
Le fascette anticontraffazione con il tricolore prodotte dalla Zecca debuttano sulle bottiglie di Prosecco, divenuto uno dei prodotti simbolo del made in Italiy e quindi tra le più soggette alle imitazioni, con il fenomeno del cosiddetto “italian sounding” che viene ormai stimato in 120 miliardi di perdite l’anno per la totalità delle imprese italiane attorno a un valore equivalente di 120 miliardi all’anno. Il nuovo contrassegno di Stato a garanzia della qualità certificata prodotto dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (Ipsz) sarà utilizzato da tutte le Docg e, su richiesta dei Conosrzi, dalle Doc, in sostituzione a quello già in uso.
«Grazie alla collaborazione con il Poligrafico dello Stato riusciamo a garantire, in tutto il mondo, la qualità dei nostri prodotti, a partire naturalmente dalle nostre eccellenze – ha detto il ministro dell’agricoltura e Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida – Oggi presentiamo la bollinatura del Prosecco, uno straordinario vino italiano, il più venduto al mondo tra i vini del nostro Paese, che viene così ulteriormente tutelato da ogni possibile imitazione. Vogliamo che chi acquista un prodotto italiano ritrovi esattamente ciò che si aspetta, ed è per questo che offriamo un ulteriore elemento di garanzia: un contrassegno ben visibile, non imitabile in alcun modo, che rafforza l’intera filiera e ne tutela il valore aggiunto, fatto di qualità, lavoro, identità, cultura e tradizione».
Per Giancarlo Guidolin, presidente del Consorzio Prosecco Doc si tratta di un «riconoscimento che conferma l’impegno del Consorzio verso i consumatori. Il Qr code e la tracciabilità avanzata rendono ogni bottiglia più sicura e trasparente, rafforzando la tutela della denominazione. I primi contrassegni saranno applicati alle bottiglie speciali per le prossime Olimpiadi invernali (di cui il prosecco sarà bollicine ufficile, ndr), occasione per celebrare il Prosecco Doc e il suo legame profondo con il territorio, espressione di un’eccellenza italiana riconosciuta nel mondo».
«Il nuovo contrassegno di Stato per i vini Docg e Doc – ha concluso il presidente dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato Paolo Perrone– è un potente strumento di anticontraffazione e garanzia di qualità certificata: tutelare il nostro Made in Italy significa valorizzarlo».
Fonte: Il Sole 24 Ore