Le truffe non vanno in vacanza: dagli sms alle telefonate ingannevoli come difendersi dagli imbrogli

Le truffe non vanno in vacanza: dagli sms alle telefonate ingannevoli come difendersi dagli imbrogli

Uno che parte da numeri con prefisso +63 è scritto da una sedicente Flora che lavora per una piattaforma di annunci di lavoro, promettendo per un impegno di 60-90 minuti al giorno un compenso giornaliero compreso tra i 50 e i 350 euro. L’offerta prevede anche la possibilità di scegliere ora e sede. L’importante è avere più di 20 anni e rispondere sì al messaggio.

C’è poi il messaggio che gioca sulla paura. Nel mittente non compare il numero, ma la dicitura Cuup. Il testo dice: «Si prega di contattare con Urgenza i nostri uffici Aus\04 CUUP. Al numero 893… comunicazioni che la riguardano».

Nonostante le segnalazioni e qualche intervento, continua a ripetersi la telefonata: «il tuo curriculum è stato selezionato». A riceverla non sono solamente giovani ma anche qualche persona che, a 76 anni e con tanto di pensione, non cerca sicuramente un nuovo posto di lavoro.

La finta borsa di studio

Sempre di questi giorni c’è il messaggio «“Ciao! Per favore votate… è la figlia della mia amica, il premio principale è una borsa di studio”».

Come difendersi

Per contrastare il fenomeno delle truffe, da tempo, sono mobilitate sia le forze dell’ordine, Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza oltre che amministrazioni comunali e associazioni che si occupano di tutela dei diritti dei consumatori con attività di informazione ma anche suggerimenti sui comportamenti da tenere in presenza di situazioni ingannevoli che possono andare dalla telefonata del finto parente al “gioco dello specchietto”, alle telefonate allarmanti.

Fonte: Il Sole 24 Ore