
Leadership, LinkedIn lancia l’allarme sul calo di quella femminile
Le donne che vengono assunte per posizioni di leadership sono in calo per il terzo anno consecutivo. A dirlo è il gender gap report che è stato svolto da LinkedIn e verrà lanciato dal World economic forum in collaborazione con l’Economic graph di LinkedIn. In Italia il calo dell’ultima rilevazione del social è dell’1,2% e segna un passo indietro che ci riporta ai livelli di cinque anni fa e inverte quel trend di crescita continuo che si era verificato tra il 2015 e il 2021.
Il rischio amplificazione dei bias con l’Ai
Per la LinkedIn career expert, Olga Farreras Casado, questa inversione di tendenza non va sottovalutata: «Il calo delle assunzioni femminili in ruoli di leadership è un campanello d’allarme. In un contesto in cui l’intelligenza artificiale sta ridisegnando competenze e ruoli, è fondamentale non perdere di vista il valore che le donne portano, soprattutto in termini di visione d’insieme, empatia e capacità di adattamento». La diffusione dei tool di intelligenza artificiale, invece di aiutare a colmare il gap di genere, se non implementata tenendo conto della necessità di superarlo, potrebbe ingigantire il fenomeno. «I dati con cui addestriamo l’AI riflettono pregiudizi esistenti – continua Farreras Casado – e rischiamo di replicare e amplificare quei bias anziché superarli. Per colmare davvero il divario servono azioni concrete: trasparenza nei percorsi di crescita, criteri di selezione più inclusivi e la volontà di riscrivere le regole del gioco. Le aziende che sapranno farlo saranno le vere protagoniste del cambiamento».
La crescita delle donne al lavoro
Sebbene le donne rappresentino ormai quasi la metà della forza lavoro nel nostro Paese, occupano meno di un terzo dei ruoli dirigenziali, di top management e più in generale di responsabilità, magari senza avere la nomina a dirigente. E’ una traiettoria allarmante quella che si sta definendo, soprattutto perché inserita in un contesto economico in profonda trasformazione guidato dall’intelligenza artificiale e in un’epoca in cui le competenze e i punti di forza in cui spesso le donne eccellono, anche grazie a percorsi professionali più eterogenei, stanno diventando sempre più strategici.
L’indagine di LinkedIn
Entrando nel merito dell’indagine realizzata da LinkedIn emerge che a livello globale il tasso di assunzione delle donne in ruoli di leadership è in calo per il terzo anno consecutivo. In Italia il calo è pari a -1,2%. A livello globale, questo trend ci porta ai livelli di cinque anni fa, sia in termini di assunzioni che di rappresentanza nei vertici aziendali. E non riguarda solo la leadership: la presenza femminile nell’intera forza lavoro è stagnante e questo è un segnale d’allarme per economie e organizzazioni orientate alla crescita, proprio mentre l’intelligenza artificiale sta ridefinendo il mercato del lavoro e il ruolo stesso della leadership.
I punti di vantaggio delle donne
Tra il 2019 e il 2024 è più che raddoppiato il numero di leader con esperienze trasversali tra settori, funzioni e aziende, a conferma del valore di carriere non lineari in tempi di rapido cambiamento. Questo rappresenta un fattore di vantaggio per le donne che tipicamente hanno carriere meno lineari degli uomini, soprattutto se scelgono di crearsi una famiglia. Inoltre le donne tendono inoltre a eccellere in competenze umane come comunicazione, lavoro di squadra e creatività, che saranno fondamentali per integrare con successo l’IA nei contesti lavorativi. Secondo LinkedIn, tutto questo fa sì che le donne hanno il 35% di probabilità in più rispetto agli uomini di possedere questo tipo di esperienza multidimensionale, potenzialmente cruciale per la nuova economia, però senza interventi immediati, il divario di genere nella leadership è destinato ad ampliarsi, con gravi ripercussioni sulle opportunità economiche.
Fonte: Il Sole 24 Ore