L’Einstein Telescope apre le porte alle imprese e a nuovi investimenti

L’Einstein Telescope apre le porte alle imprese e a nuovi investimenti

L’Einstein Telescope apre le porte alle imprese. E alla tecnologia. C’è un panorama di investimenti e di opportunità per la ricerca e il mondo delle aziende attorno al progetto, da realizzare nelle gallerie della miniera di Sos Enattos a Lula (nel nuorese), per la caccia alle onde gravitazionali. In attesa che si decida se l’interferometro sarà installato nelle gallerie della miniera sarda o in una struttura del Limburgo, vanno avanti le iniziative e gli investimenti a supporto della candidatura italiana.

Le opportunità per le imprese

Una nuova opportunità riguarda le imprese. L’agenzia regionale Sardegna ricerche ha pubblicato un avviso per la presentazione di manifestazioni di interesse da parte di tutte le aziende interessate a realizzare attività di ricerca o sviluppo di soluzioni innovative riconducibili agli ambiti tecnologici delle Key Enabling Technologies (KET) e applicabili al progetto Einstein Telescope. «L’obiettivo di questa rilevazione – si legge nell’avviso – è acquisire un quadro dettagliato del potenziale interesse delle imprese operanti in Sardegna in diversi ambiti tecnologici, così da orientare in modo efficace le attività future e rispondere alle esigenze di innovazione del sistema produttivo regionale». Gli ambiti tecnologici, ancora in fase di aggiornamento e implementazione, attualmente includono “Coibentazione tubi a vuoto”, Realtà Virtuale e Intelligenza Artificiale, Produzione di O-Rings, Compatibilità elettromagnetica, Sviluppo di strumenti magnetometri o nuove tecnologie, Monitoraggio ambientale indoor e outdoor, Progettazione acustica delle infrastrutture sotterranee, Logistica e altre attività connesse al progetto Einstein Telescope (ET) e alle Key Enabling Technologie.

Il protocollo Garr-T

Sempre nell’ambito dell’Einstein Telescope, la Regione Sardegna ha approvato lo schema di protocollo d’intesa con il Consortium Garr, per l’interconnessione della rete telematica regionale con la nuova rete ad alta velocità Garr-T, la nuova generazione di rete Garr, tecnologicamente all’avanguardia e distribuita sul territorio nazionale per oltre 20.000 chilometri in fibra ottica. La rete è progettata e gestita dal Consortium GARR, un’associazione senza fini di lucro fondata, sotto l’egida del Ministero dell’Università e della Ricerca, da Cnr, Enea, Infn e tutte le università italiane rappresentate dalla Fondazione Crui.

La sfida per la ricerca e scienza

«Grazie alla nuova connessione sottomarina e all’estensione della rete Garr-T la Sardegna ha la possibilità di essere un centro per la comunità accademica e scientifica nazionale e internazionale – sottolinea la presidente della Regione Alessandra Todde -. Nell’ottica della candidatura del sito di Sos Enattos di Lula a ospitare l’Einstein Telescope, ciò rappresenterà un ulteriore punto di forza per la nostra isola». Non solo, con la nuova connessione anche «un decisivo passo in avanti verso il completamento della transizione digitale, con l’obiettivo di ottimizzare le infrastrutture regionali, la semplificazione dei rapporti tra enti e l’ampliamento dei servizi».

Fonte: Il Sole 24 Ore